Il documentario racconta il viaggio di un musicista Rom del Kosovo che ricerca, attraverso villaggi, paesi e città degli zingari d’Europa, la storia del suo popolo e, in particolare, quello che accadde la notte del 1 agosto del 1944 ad Auschwitz-Birkenau, quando i nazisti procedettero alla liquidazione dello Zigeunerlager e all’eliminazione di 5000 Rom e Sinti deportati nel campo. E’ un viaggio, quello che Romani Rat racconta, sospeso tra passato e presente, un viaggio nella memoria che vuole ricordare le tragedie di un popolo troppo spesso dimenticate.

«Mi sono avvicinato al mondo degli zingari e alla loro storia con rispetto ed in punta di piedi. Sono entrato dentro le loro comunità, da quelle dei campi nomadi di Torino fino ai villaggi più lontani della Slovacchia e della Polonia, dove ho incontrato vecchi, donne, uomini e bambini che mi hanno parlato di tutto e di niente; mi hanno accolto, a volte, con gioia e grande ospitalità; altre volte, cacciato con rabbia e diffidenza … Il racconto sui Rom e sullo sterminio subito da questo popolo durante il nazismo si sono incrociati con volti, canzoni, villaggi, scorci di vita, attuali e senza tempo; espressioni di una cultura Romani sconosciuta e stupefacente che stravolge i nostri riferimenti spazio-temporali. Nomadi, gitani, senza una documentazione storica attendibile, come potevo io raccontarli? Come non cadere anch'io nella trappola di codici narrativi stereotipati che non fanno parte della loro vita e che assolutamente non li rappresentano? E' nata così l'idea del Viaggio, da cui poi ha preso vita il film. E in questo modo, tante umanità mi hanno accolto e, alla fine, si sono fatte conoscere da me con misteriosa semplicità. Il Viaggio, quindi, ha rappresentato un percorso nella Memoria che dal presente mi ha portato nel passato, verso quella tragedia dimenticata, laggiù nell'inferno di Auschwitz-Birkenau: in quell'inferno dove tutti noi saremo inesorabilmente condannati se prevarrà, nel nostro tempo, l'estraneità fra le culture e fra i popoli»
(Maurizio Orlandi)

Regia
Maurizio Orlandi
Sceneggiatura
Maurizio Orlandi - Monica Bulaj
Montaggio
Giorgio Grosso
Operatore
Alberto Airola
Altri credits
Monica Bulaj (testi)
Produzione esecutiva
Davide Trinchero
Produzione
Associazione Culturale Laboratorio Novecento (Torino)
con il sostegno di Commissione Europea, Regione Piemonte e Provincia di Torino
Premi e festival

(distribuzione indipendente) Documè - Circuito Indipendente del Documentario Etico e Sociale
24/03/2009      Sala Abcinema      Ivrea
24/03/2009     Cinema Vittoria     Bra (CN)
27/01/2008     Videodrome     Bolzano
11/10/2005     con.testi     Torino

Ultimo aggiornamento: 08 Luglio 2013