Storie di vigna, terra e memoria, di un fiume e la sua gente. Il passato rivive e chiede di compiere scelte: Amerigo conserva le voci di un paese perché non vadano perdute, Teobaldo prende la tradizione e ne fa rivoluzione, Romano nella grappa ha messo la vita e distilla poesia. Piccoli ritratti di uomini a confronto con il proprio passato, un viaggio per ricordarci che esiste ancora l’anima dei luoghi e piccole storie che meritano “Piemonte Stories” è una collezione di 12 documentari “corti” che raccontano storie uniche ed originali in un affresco del Piemonte: una terra ricca di vita e dalle molteplici sfaccettature, pronta a “raccontarsi” a coloro che la visitano. Piemonte Stories tocca il cuore dell’arte e della cultura della regione in un viaggio insolito e non stereotipato con i protagonisti di questa terra. Il progetto è stato sviluppato all’interno di “Stefilm Development Campus”, un workshop di formazione che ha coinvolto 16 giovani autori piemontesi. La direzione artistica è stata curata da Matteo Bellizzi, già autore di “Sorriso Amaro” presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2003. Questa produzione cinematografica valorizza le risorse di un’intera Regione ed ha visto protagonisti 40 giovani piemontesi e non impegnati nei ruoli di autori, registi, direttori della fotografia, musicisti, fonici, assistenti alla produzione, montatori. Ogni documentario è ambientato in diverse città o piccoli paesi così da farci conoscere il Piemonte in modi unici e non convenzionali. Da Aramengo a Serralunga d’Alba per arrivare a Torino, le storie sono la chiave per aprirci le porte della realtà: con Amerigo, che raccoglie i canti e le testimonianze orali e le diffonde in tutto il mondo, o Romano che produce grappa come nessun altro in Europa, o la famiglia Nicola, restauratori d’arte da quattrro generazioni (vivono ancora tutti insieme) e il “re della dolcezza” che produce le più piccole e dolci caramelle del mondo. Le loro vite, le loro speranze e i loro sogni parlano a ciascuno di noi e ci guidano in atmosfere dove il piacere e la bellezza sono i padroni incontrastati e che ognuno di noi può riconoscere e apprezzare.
ALLE RADICI DEL BAROLO (Serralunga d’Alba)
soggetto: Roberto Cena, Stefano Perrucca
regia: Matteo Bellizzi
Teobaldo Cappellano, viticultore da tutta la vita, ha scelto di coltivare viti interamente europee, producendo il Barolo come nell’800, ma allo stesso tempo rischiando la Filossera. Esperimento “filosofico” o vera attività produttiva?
LE FOTOGRAFIE DI LEONILDA (Pamparato)
soggetto e regia: Mario Garofalo
Mauro ha collezionato le fotografie di Leonilda Prato scoprendone la straordinaria bellezza. Leonilda era una fotografa locale che si guadagnava da vivere nella prima metà del ‘900 ritraendo le persone del villaggio e delle montagne intorno. La sua arte non fissava soltanto i ricordi dei singoli, ma Leonilda divenne anche fotografa “ufficiale” della Resistenza. Mauro, suo nipote, ha deciso di viaggiare attraverso la memoria delle fotografie della nonna e per questo ha chiesto l’aiuto agli abitanti del piccolo villaggio di Pamparato, paese di origine di Leonilda.
IN CARROZZA! (Torino)
soggetto: Pino Pace
regia: Matteo Bellizzi
Jean Jacques Rousseau dalla collina di Superga esclamò: “io ho dinanzi il più bello spettacolo che possa colpire l’occhio umano...”. Oggi alcuni operatori sono i custodi dell’efficienza della dentiera che porta su, a Superga. Ogni mattina all’alba uno di loro ripercorre a ritroso le rotaie per verificare lo stato dei binari e della recinzione e intanto il suo collega alla stazione di partenza cura la manutenzione delle motrici del secolo scorso. Un rapporto particolare con l’oggetto del proprio lavoro.
LE STRADE DELL’OCCITANIA (Aisone)
soggetto: Paolo Ansaldi
regia: Matteo Bellizzi
La cultura e la tradizione occitana sono vive e calate nel quotidiano, oggi più che mai. Due fratelli hanno costituito il gruppo Lou Seriol, musicisti impegnati sulla scena internazionale ma anche in ambito locale: gestiscono l’unico bar occitano in Italia dove tutti i valligiani e giovani “trobador” passano per un bicchiere di pastis. Un modo per tenere in vita la loro cultura!
L’ARRIVO DI SAN MICHELE (Val Susa)
soggetto: Andrea Tommasetto
regia: Stefano Tealdi
Don Giuseppe deve portare a termine la missione che Padre Antonio ha lasciato prima di morire: un’enorme statua di San Michele da installare ai piedi delle mura secolari dell’abbazia di San Michele. Per questo è stato bandito un concorso vinto da una moderna scultura astratta che Padre Giuseppe non ama completamente. La statua deve essere piazzata da un elicottero con una spericolata manovra: un’operazione che Padre Giuseppe deve coordinare così come la cerimonia ufficiale di inaugurazione alla presenza del vescovo, dei carabinieri e dei politici locali.
IL POETA DELLA GRAPPA (Neive)
soggetto e regia: Stefano Scarafia
Romano Levi produce grappa con un metodo tradizionale ed è rimasto l’unico al mondo. Le sue bottiglie si possono trovare in alcuni dei migliori ristoranti del mondo e l’ex cancelliere Schroeder è uno dei suoi clienti. Ma Romano non fa nulla per promuovere la sua attività se non dipingendo con le sue mani ogni etichetta: pezzi artistici ed un piacere per i collezionisti.
LE VOCI DI AMERIGO (Bajo Dora)
soggetto e regia: Elena Brusasco / Daniel Ruffino
Amerigo ha 70 anni e vive a Bajo Dora. Come già il nome suggerisce, Amerigo esplora, non mondo lontani, ma la sua terra, il Canavese: da decenni con il suo magnetofono raccoglie alla fonte i canti popolari andando nelle case delle persone, trascorrendo molto tempo con loro e diventandone amico. Col coro che ha fondato, il Coro Baiolese, Amerigo restituisce alla gente ciò che da questa ha appreso.
EROI PER GIOCO (Val Pellice)
soggetto e regia: Claudio Cavallari / Fabrizio Scapin
A 18 anni Ciaz era l’eroe locale ed un campione di hockey. Cinque anni più tardi perse una gamba in un incidente stradale e da allora ha creato il primo team italiano di “ice sledge hockey”, l’hockey per disabili. I Giochi paraolimpici si apriranno a Torino il 9 marzo 2006: una grande sfida per i “nuovi” giocatori e per gli organizzatori e per Ciaz rimane solo un anno per essere pronto!
UNA PICCOLA DINASTIA (Aramengo)
soggetto e regia: Enrico Possenti
La famiglia Nicola vive e lavora da decenni nel piccolo villaggio di Aramengo. Da Giuseppe, il nonno di 84 anni, fino ai suoi 3 nipoti di vent’anni, tutti sono concentrati nel restauro di alcuni dei più preziosi pezzi d’arte d’Italia. L’ultimo arrivato in famiglia, il bisnipote, ha solo un anno d’età: sarà anche lui un restauratore?
MONFERRATO BLUES (Casale Monferrato)
soggetto: Francesco Cusanno, Luca Percivalle
regia: Matteo Bellizzi
Fino agli anni ’60 le rive del Po a Casale Monferrato ospitavano centinaia di famiglie con ombrelloni e barbecue. Nelle baracche sull’acqua le persone si incontravano per bere, mangiare e suonare. Uno dei musicisti era anche un cineamatore che filmò questi momenti. Oggi, ormai anziano, incontra i giovani “rasta” che riscoprono il piacere del tempo libero sulle rive del fiume.
MIACCIA MON AMOUR (Val Sesia)
soggetto: Francesca Portalupi
regia: Matteo Bellizzi
Andrea si è messo in competizione con il locale Mcdonalds lanciando sul mercato un cibo tradizionale chiamato Miaccia (una focaccia con formaggio fuso). Andrea non si accontenta e vuole esportare il suo commercio nel resto d’Italia. Per fare questo ha bisogno delle conoscenze delle tradizioni di montagna dei suoi nonni per proporre continue novità. Questi lo aiutano con entusiasmo, ma non lo comprendono fino in fondo.
IL RE DELLA DOLCEZZA (Torino)
soggetto: Pino Pace
regia: Matteo Bellizzi
La fabbrica Leone è dolce e bella come le pastiglie che produce: un palazzo art-nouveaux che non si dimentica facilmente. Giovanni Monero, il proprietario, è nato nella fabbrica che ha ereditato dal nonno e che ora è obbligato a lasciare perchè i locali non sono più adeguati. Le pastiglie Leone sono così famose e richieste che non ci sono alternative. Ma il signor Monero ha in serbo alcune idee per il nuovo stabilimento, dove porterà la « dolce » passione di 150 anni di attività.