-Andiamocene!
-Non si può!
-Perché?
-Perché aspettiamo!
-Già è vero!
(cit.Waiting for Godot, S. Beckett)
Ottobre 2010. La Fiat Grandi Motori , stabilimento storico torinese, sta per essere demolito per lasciare spazio ad un centro commerciale. Al suo interno una coppia di senza tetto rumeni – moderni eroi beckettiani- ed un silenzioso veterano della fabbrica abbandonata, soprannominato l'amministratore delegato, vivono in un limbo tra disperazione e isterica euforia, tra addii, partenze e subitanei ritorni, violenza repressa e profonda umanità.
La fabbrica in disfacimento diviene palcoscenico della loro personale ed archetipica “tragicomedìa” , il cui ultimo atto si protrarrà fino alla fase finale della demolizione
Le motivazioni principali che ci hanno condotto all'ideazione e realizzazione del documentario LA FABBRICA è PIENA – TRAGICOMEDìA IN OTTO ATTI - sono state da una parte quella di fotografare un momento storico fondamentale dell'evoluzione di Torino-città/fabbrica attraverso la demolizione della Grandi Motori, punta di diamante della produzione Terra, Mare e Cielo Fiat, dall'altra quella di portare a confronto due realtà, care e vicine ai due autori, quella del movimento operaio e quella della realtà migranti entrambe coinvolte nel processo di trasformazione del sistema industriale capitalistico che ha trovato un suo punto d'incontro e scontro all'interno della struttura ormai in decadenza delle vecchie Officine Grandi Motori.