Alpi italiane, paese di confine.
Una donna eritrea nella neve, scappata dalla sua terra.
Il desiderio di ritrovare il figlio, la famiglia, la libertà.
Due fratelli che si contendono il suo amore.
Una fuga disperata, oltre il confine.


Ainom, ex guerrigliera fuggita in Italia dall'Eritrea, lavora nella stazione sciistica di un paese di montagna al confine tra Piemonte e Francia.
Per mantenere figlio e marito rimasti in Africa, accetta suo malgrado le offerte d'amore di Enrico, uomo instabile e violento. Di lei è innamorato anche il Maresciallo dei carabinieri Mario, fratello di Enrico.
Il pensiero fisso di Ainom è ricongiungersi alla famiglia e attraversare il confine. Elabora perciò un piano per far arrivare clandestinamente in Italia marito e figlio.
Nel giorno fissato per la fuga si verifica un imprevisto: Alberto e Ludovica, due giovani fidanzati venuti a sciare, hanno un incidente e sono costretti a riparare nello stesso monastero abbandonato in cui Ainom, scappata dalla casa di Enrico, sta attendendo con ansia i suoi cari.
Partono i soccorsi, guidati da Mario: i ragazzi e Ainom, che nel frattempo si è ricongiunta con la famiglia, vengono ritrovati.
Ainom, scoperta, fa fuggire marito e figlio e si consegna ai soccorritori.
In un crescendo di tensione avviene la resa dei conti tra lei e Enrico, che, stravolto, le rinfaccia il suo proposito di fuga. A questo punto Ainom riscopre lo spirito guerrigliero: spezza la catena e raggiunge l'agognata libertà.

Girato in digitale, con lo splendido paesaggio delle Alpi piemontesi da fare da sfondo, Ainom è un film che mescola sentimento e tensione, avventura e denuncia sociale, in un crescendo di suspense che non abbandona mai lo spettatore.
Ainom, narrativamente costruito sull’attesa della fuga (riuscirà o no la nostra eroina? e come?), è tuttavia un film soprattutto psicologico; l'attenzione della sceneggiatura e della regia è focalizzata sulle relazioni di potere e di ribellione tra i personaggi, con un occhio particolare alle dinamiche di genere donna- uomo: Ainom-Enrico; Ludovica-Alberto. La questione dell'immigrazione è affrontata più da un punto di vista privato che politico, nell'idea che ogni riflessione sulla società debba partire da un'indagine dei suoi tipi psicologici principali.
Dal punto di vista visivo, la montagna e la neve, il piccolo paese, la stazione sciistica, il monastero, contribuiscono a sottolineare le dinamiche dell'intreccio e dei personaggi in modo a tratti simbolico.

Regia
Lorenzo Ceva Valla, Mario Garofalo
Sceneggiatura
Daria Pratesi, Mario Garofalo
Fotografia
Lorenzo Ceva Valla (Direttore di fotografia).Patrizia Galliano (Fotografo di scena).
Montaggio
Lorenzo Ceva Valla, Mario Garofalo
Scenografia
Mara Ratti
Costumi
Giacomo Zanardelli
Musica originale
Alessandro Cerino (Edizione Curci)
Suono
Oscar Bonomi
Aiuto regia
Marilisa Cometti
Interpreti

Lula Teklhaimanot (Ainom), Enrico Olocco (Enrico), Carlo Deprati (Mario), Alice Bachi (Ludovica), Ivan Alovisio (Alberto), Roberta Belforte (carabiniere).

Produzione
Apropositodifilm.com (Torino)
con il sostegno di Fondazione CRT - Progetto Lumière e di Film Commission Torino Piemonte, Cinecittà Luce, Square
Premi e festival

nelle sale: 28 gennaio 2013

Contatti
Associazione Victor +39 340 2634868
Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre 2020