Irmela Mensah Schramm è un’energica signora berlinese di 67 anni che dal 1985 esce di casa ogni mattina in cerca di adesivi o scritte razziste, omofobiche e antisemite da eliminare definitivamente.
Tutto ciò che le serve per farlo è in un sacchetto di stoffa bianca con su scritto: “Gegen Nazi” (contro i nazi).
Svastiche, croci celtiche, invocazioni alla camera a gas per gli stranieri sono, ormai, il suo panorama personale.
Irmela è diventata una sorta di catalizzatore e, al tempo stesso, accumulatore di odio.
Dopo aver sconfitto un cancro al seno che, a detta dei medici, le avrebbe lasciato al massimo tre anni di vita, la sua attività si è trasformata lentamente in una missione.
Ad oggi è la sua unica ragione di esistenza, a discapito di affetti e amicizie.
Sola con il suo senso di inadeguatezza, Irmela ha bisogno di “ripulire il mondo”.
Quel mondo che già in passato le ha negato l’amore, quel mondo in cui non è mai riuscita a trovare il proprio spazio.
Attraverso il racconto in prima persona dei due autori, il film svela le fragilità di un personaggio che alterna momenti di estrema sensibilità a momenti di rabbia profonda verso tutto ciò che il tempo non è riuscito a cancellare.
Quella di Irmela è una storia semplice e poetica.
La nostra protagonista esprime il suo messaggio con occhi sinceri e con una fisicità un po' goffa, mostrando al tempo stesso una tenera scintilla di ilarità nei suoi gesti, e un severo rigore teutonico nei suoi giudizi sul mondo. Questo morbido contrasto tra le due anime della protagonista verrà espresso distintamente nello sviluppo narrativo.
L’attività di Irmela sarà incorniciata da zone periferiche e fuori mano, quasi immobili e stagnanti, che ne mostreranno l'estrema umanità e fragilità, in uno spirito di calma e solitudine.
Per meglio sottolineare questa sua solitudine, la maggior parte delle interviste che verranno con lei realizzate saranno inserite sotto forma di voice over, come fossero suoi pensieri, sue riflessioni.
L'utilizzo della voce narrante degli autori sarà la guida alla scoperta della storia di Irmela: una voce partecipata, curiosa, mai informativa. All’intenzione di voler rappresentare uno spaccato di vita vissuta, è nostra intenzione avvicinare lo spettatore all'universo intimo della protagonista, in un'indagine personale e di ricerca sofferta.