Un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di cinque storie di “decrescita” e di liberazione dal mito del PIL.
Il dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-makers, ma tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Persone che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di queste storie. Cinque storie sorprendenti ed emblematiche che ci aiuteranno a capire meglio che cosa significa in pratica “decrescita” e come non sia poi così difficile liberarsi dal dogma del PIL e cominciare ad immaginare un mondo più giusto, iniziando dalle nostre vite.
Il film nasce dall’esperienza di ricerca e di attivismo degli autori che, attraverso modalità diverse, si sono confrontati con il dogma delle crescita economica e le alternative possibili. Fioramonti ha lavorato alla costruzione di indicatori alternativi al PIL e si occupa da circa un decennio di sviluppo locale e partecipazione. Bertaglio porta nel gruppo di autori la conoscenza della fitta rete di esperienze locali e dei circoli del Movimento per la Decrescita Felice sul territorio nazionale. Stefano Cavallotto ha un’esperienza pluriennale come film-maker e produttore di documentari sull’eco-sostenibilità, l’impegno civico e la partecipazione sociale. E’ prevista la realizzazione di un DVD da distribuire attraverso l’edizione speciale di un quotidiano nazionale e da rendere reperibile presso le principali librerie, botteghe del commercio equo e altri rivenditori interessati al tema. Il film verrà presentato ai principali festival in Italia e in Europa. L’intenzione è inoltre quella di presentarlo nelle scuole, nelle università e presso le associazioni del terzo settore e proporlo alle principali emittenti televisive.