Questa è la storia di una grande Amicizia. L’amicizia che nel Primo Novecento legò Costante Girardengo, il campionissimo del ciclismo, e il bandito numero 1 d’Italia, Sante Pollastri.
Parigi, 1925. Alla vigilia della Sei giorni, la corsa che lo vedrà contrapposto al rivale di sempre - il francese Pelissier - il campionissimo italiano Costante Girardengo si trova a dover chiudere i conti col proprio passato. Tutti si aspettano che Sante Pollastri sarà tra gli spettatori della certa vittoria dell’italiano sul francese. E un agguerrito ispettore italiano detto Maciste si è già messo sulle sue tracce. Costante e Sante. Il campione e il bandito. Il destino li spinge a incontrarsi di nuovo e a riaffermare il valore di un’Amicizia mai dimenticata…
Novi Ligure, 1912. Costante fa parte di un gruppo di adolescenti che vivono nel poverissimo Borgo delle Lavandaie. Del gruppo è leader indiscusso un ragazzino che per la stazza viene chiamato Maciste. Anche Mela, la ragazza più bella del borgo, è dei loro. Costante già spasima timidamente per lei. Nel borgo abita anche Agostina, la studiosa figlia del capostazione, innamorata non corrisposta di Costante. Ma l’arrivo del carismatico Sante porta scompiglio nel gruppo. I ruoli s’invertono: Maciste perde la leadership e Sante diventa l’amico più intimo di Mela e Costante. Quando un incidente fa perdere l’uso di una gamba a Maciste, il ragazzo lascia il borgo insieme alla madre. Negli anni a seguire coverà verso Sante un rancore che lo farà diventare il poliziotto inviato in Francia dal Fascismo al solo fine di arrestare il bandito. Sante, Mela e Costante ormai sono indivisibili. I due ragazzi corrono a perdifiato sulle biciclette, sognando il tempo in cui diventeranno campioni. Gli anni passano e i tre sono ormai giovani adulti. Li unisce un rapporto speciale: entrambi i ragazzi sono apertamente innamorati di Mela e cercano soltanto il coraggio per dichiararsi. Sante e Costante sono riusciti ad attirare l’attenzione di Biagio Cavanna, il masseur di una squadra ciclistica locale, che ha iniziato ad allenarli. Ma una sera, di ritorno all’orfanotrofio in cui vive, Mela viene stuprata da un uomo. La ragazza rivela l’accaduto ai due amici, ma poi non resiste e fugge via dal borgo. Sante e Costante giurano solennemente di vendicarla. Sante si dà a piccoli furti per potersi comprare una bicicletta. Costante invece, ostacolato nel suo sogno sportivo dal padre, decide di mollare e arruolarsi. Durante un tentativo di rapina a una gioielleria, Sante scopre che proprio il proprietario del negozio è lo stupratore di Mela. Accecato dall’ira e costretto a difendersi dagli spari dell’uomo, Sante lo uccide. E ferisce gravemente un carabiniere accorso. Ora per tutti Sante Pollastri è un assassino. Costante si fa dare un permesso e torna a casa: deve parlare con l’amico. I due si incontrano nel bosco e Sante rivela la verità: ha ucciso, sì, ma quell’uomo era lo stupratore di Mela. Ora non potrà più continuare ad allenarsi, ora Costante deve prendere il suo posto, e diventare un campione per tutti e due. Costante giura e riprende a correre. La sua vita si divide tra la caserma e la bicicletta. Comincia a mietere vittorie. Anche i suoi superiori si accorgono di avere tra le mani un piccolo campione, e lo spingono a continuare. Una sera Sante va a prenderlo alla caserma dicendogli che ha una sorpresa per lui. Lo porta a Verona, in un bordello, dove lavora… la ritrovata Mela. Per Costante è uno shock scoprire che la ragazza che amava si prostituisce. Ma nei giorni successivi torna da lei con un intento ben chiaro: vuole sposarla, portarla via da quel posto. Mela rifiuta gentilmente l’offerta. Ma non rivela a Costante il vero motivo del rifiuto: lei e Sante si amano segretamente da tempo. Quando Costante lo scopre, tronca di colpo tutti i rapporti con i due… è la fine della loro amicizia. Sante e Mela si trasferiscono a Parigi, dove Sante mette su una banda che comincia a far rapine in tutta Francia. Costante invece continua a correre e vincere. Agostina, che gli è cresciuta a fianco, è fiorita anche come donna. E grazie a lei e al suo amore Costante dimentica Mela. Alla morte del padre, Sante decide di tornare in Italia contro il parere di tutti i membri della banda. Maciste, avvertito da una talpa, lo attende alla frontiera. Nello scontro a fuoco che ne consegue, Sante rimane ferito. Chiede aiuto all’amico di un tempo. Ma Costante, fresco sposo di Agostina, glielo rifiuta. Il rimorso lo accompagnerà fino a quella fatidica sera del 1925. La sera in cui Sante e Costante s’incontrano, in un bistrot di Parigi…
…e l’Amicizia mai dimenticata riaffiora in tutta la sua forza. Un sentimento potente, che indurrà il campionissimo Girardengo a rinunciare alla vittoria più bella della carriera per salvare la vita dell’amico Sante.