Maddalena Sisto ha racchiuso nei suoi schizzi per Armani, Fiorucci, o Ferré 30 anni di moda italiana. I suoi disegni rispecchiano con acuta ironia le influenze che la moda ha avuto sulle donne e come sia stata a sua volta reinterpretata. Famosi stilisti raccontano la sua storia.
Gianfranco Ferrè così commenta l'opera di Maddalena Sisto: "Mad aveva bisogno di pochi segni, veloci, leggeri, un po' nervosi. I suoi disegni racchiudevano tutto: ironia, eleganza, talento... non c'era solo lo stile dell'abito, ma il carattere del personaggio che rappresentava, i suoi capricci, la sua anima".
Maddalena Sisto deve questo riconoscimento alla sua attività di giornalista di moda quando, arrivata dalla provincia e dopo centinaia di articoli scritti, "Vogue" le permette di 'disegnare' i suoi articoli. La sua capacità d'essere un'acuta cronista della società e del suo tempo, è il risultato di una lenta ed ardua battaglia per arrivare ad essere "Mad" l'artista.
Maddalena cresce nella realtà della provincia italiana degli anni Sessanta, sognando di diventare una grande artista. La città da cui proviene è terribilmente opprimente ed i suoi primi disegni rappresentano donne schiacciate dalla consuetudine, depresse o immerse nel torpore. Si trasferisce a Milano per entrare a far parte del mondo che sognava da bambina, quello fantastico della moda e di "Vogue". Ottiene solo un lavoro da giornalista, mentre ciò che desidera realmente è esprimere il suo modo di vedere attraverso i disegni. Comunque Mad diventa collaboratrice abituale di prestigiose riviste di moda come "Vogue", "Elle", "The New Yorker". Piano piano convince i sui datori di lavoro a pubblicare i suoi disegni.
Mad ha uno stile creativo completamente originale, con cui cattura e ritrae non soltanto la moda e la società italiana, ma anche i desideri, le paure e le fantasie della donna contemporanea. Ed è allora che la sua grande capacità di analizzare la realtà unita all'immaginazione e ad una spiccata fantasia la fanno amare in particolare da stitlisti quali Armani, Ferrè, Missoni e Fiorucci.
Le Signorine di Moda raccontano questa continua battaglia di Mad per affermarsi come artista e quella che seguirà quando i suoi disegni diventano popolari su "Sette" - l'inserto del "Corrieire della Sera" - e quando poi Mad viene invitata da Bulgari, Mont Blanc, Bardelli ed altri grandi firme a rappresentarli.
I suoi soggetti sono sempre donne: le donne scialbe e tristi della sua infanzia, le 'signorine' libere, sensuali e affascinanti del mondo della moda, le donne lievemente nevrotiche degli anni Ottanta e Novanta.
Con i 12.000 disegni da lei lasciati, l'esaustivo materiale d'archivio ritrovato e l'uso di animazioni appositamente realizzate, il film ci porta nel mondo di Mad. Un mondo ed uno stile creativo completamente originale, con cui ha catturato e ritratto non soltanto la moda e la società italiana, ma anche i desideri, le paure e le fantasie della donna contemporanea.
Regia
Anna Di Francisca (Co-regia e direzione sequenze animate: Zoltán Horváth)
Soggetto
Anna Di Francisca
Sceneggiatura
Anna Di Francisca
Montaggio
Montaggio: Ilaria Fraioli || Montaggio complementare: Zolt?n Horv?th
Musica originale
Paolo Perna
Suono
Marco Meazza - Feedback Audiovideo
Operatore
Andrea Treccani || Assistente camera: Giuseppe Ceravolo - Feedback Audiovideo
Altri credits
Animazioni: Natacha Baud-Grasset, Mauro Carraro, Emilien Davaud, Shinta, Juilland Pascal, Vaucher de la Croix || Assistenti animazione: Marjolaine Perreten, Elise Ramseier, Viriginie Travaglini || Effetti speciali e compositing: Christian Berger, Camille Bovey, Carole Bride, Christopher Maridor || Ricerche d’archivio (stage): Cristina Fanti, Valentina Barzaghi, Giuseppina Gegattolo || Traduzioni: Julie D’Adamo || Illustrazione Sonora: Samuel Abraham || Mix: Samuel Abraham || Conforming: Nicolas Prudhomme || Color correction: Philippe Chesneau || Laboratori: RVB (Reims), La Bottega dell’Imagine (Torino), Centro doppiaggio (Roma) || Consulente legale: Pierluigi Ollivero || Assicurazioni: Massimo Forges || Archivi: Archivio Sisto Legnani (Milano, Italia), Fondazione Gianfranco Ferrè (Milano, Italia), Sergio Salerni - Videogang (Milano, Italia), Archivio Missoni (Varese, Italia), Archivio Fiorucci (Milano, Italia), Archivio Miuccia Prada (Milano, Italia), Archivio Vogue Italia (Milano, Italia), Archivio Stephan Janson (Milano, Italy), Istituto Luce (Roma, Italia), Footage Farm (Londra, UK), Rai Trade (Roma, Italia), Show Biz (Milano, Italia), Superottimisti - Archivio di pellicole dei cineamatori piemontesi || Amministratore di produzione: Milena Zulianello ||
Interpreti
Maria Luisa Agnese, Benedetta Barzini, Elio Fiorucci, Riccardo Legnani, Flavio Lucchini, Alessandro Mendini, Rietta Messina, Rosita e Ottavio Missoni, Franca Sozzani
Direttore di produzione
Edoardo Fracchia (Italia), Nicolas Burlet (Svizzera)
Produzione esecutiva
Supervisione alla produzione: Elena Filippini
Produttore
Stefano Tealdi, Nicolas Burlet, in associazione con Thomas Schmitt
Produzione
Stefilm International (Torino - Elena Filippini, Edoardo Fracchia, Stefano Tealdi) - Nadasdy Film (Nicolas Burlet, Zoltán Horváth), in associazione con Mosaique Films (Thomas Schmitt, Delphine Pellereau), in coproduzione con RTS - Radio Télévision Suisse Unité des films documentaires (Irène Challand / Gaspard Lamunière), AVRO (Commissioning editor: Marijke Huijbregts con un ringraziamento a Jessica Raspe) e in associazione con
SVT (Vera Bonnier e Emelie Persson), YLE TEEMA (Ritva Leino)
con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e della Regione Piemonte (
Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il documentario - produzione aprile 2009), Fonds REGIO films Loterie Romande, con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana / Realizzato anche grazie all’utilizzo del credito d’imposta previsto dalla legge 244 del 24/12/2007 / Sviluppato e distribuito con il sostegno del Programma MEDIA dell'Unione Europea
Assistente al montaggio
Marco Torrisi
Voce narrante
Manuela Mandracchia
Assistente di produzione
Documentalista e Assistente di produzione: Claudia Cucco, Julie D’Adamo
Contatti
Stefilm - Elena Filippini