Il luogo (La Mandria) esiste e la storia avrebbe potuto essere vera poiché, nel passato descritto nel libro, il parco ospitò “indirettamente” ciò che accadde prima e durante la guerra. Il romanzo è ambientato nel 1938, anno delle leggi razziali, agli albori del secondo conflitto mondiale, quando la maggior parte delle cascine era ancora in via di costruzione. Il comandante tedesco Adamo Kohl, mercenario perverso e latitante, recluta uomini portandoli in un angolo di pace del Piemonte, dove la guerra appare ancora lontana, per condurre un’operazione che tarda a cominciare. I reclutati approdano in Mandria con il carico delle loro esperienze, le più disparate e dolorose. Con la complicità delle donne e delle famiglie di mezzadri, nella riscoperta del valore dell’amicizia e dell’amore, convergeranno tutti verso un comune denominatore: superare il passato per ricostruire il futuro. La natura che circonda i personaggi della storia è protagonista e spettatrice del cambiamento di ognuno di essi, collabora e assiste alla trasformazione delle figure che si muovono all’interno di un mondo rinchiuso fra mura alte tre metri, che resistono ancora oggi, dove un tempo nessuno poteva entrare senza permesso. L’amore che si consuma tra le alte mura de La Mandria non è sempre sano e poetico, a volte è complicato, doloroso e impossibile ma è supportato da un altro nobile sentimento, forse più solido e importante, quello dell’amicizia.

L’opera è un tributo al Parco La Mandria, un luogo caro all’autrice. Suo nonno paterno ha vissuto nella tenuta con la famiglia, emigrando dalla campagna vicentina in cerca di lavoro per sfamare i 9 figli. Non è un romanzo autobiografico, ma trae spunto da racconti veri di quel nonno e di suo fratello, che insieme hanno condiviso la cascina Peppinella, nucleo centrale dell'intreccio. La Mandria è soprattutto un posto che andrebbe rivalutato, riscoperto e portato a conoscenza di chi non l’ha mai visitato.

Il romanzo è stato apprezzato da lettore di diverse età, sia giovani che maturi; un’eventuale trasposizione cinematografica si rivolgerebbe ad un pubblico che predilige la riscoperta dei valori umani, spesso contrapposti alla realtà apparente e virtuale dei social. Il ritmo lento, dettato dal tempo passato in cui si svolge la storia, lascia allo stesso tempo ampio respiro alla concitazione di voler scoprire cosa avverrà nella pagina seguente. I punti di forza risiedono proprio nella location, naturalistica e suggestiva allo stesso tempo, che funge da contesto e condiziona le vicende dei personaggi: Ettore Vignaga, il bersagliere fuggito dal Veneto perché convinto di aver ucciso un uomo; del giovane tedesco Lothar Köhler, coltissimo musicista dal passato agghiacciante, che si arruola nella squadra di Adamo Köhl per liberarsi di un peso e compiere un’assurda vendetta.

Ambientazione - Tempo e luogo

La storia di Soldati in Mandria è ambientata nel 1938, agli albori della Seconda Guerra Mondiale dove il conflitto, all’interno della tenuta, appare ancora distante, nonostante la presenza di figure tedesche che prendono contatti con il posto di blocco fascista che, in quell’anno, era posizionato in piazza Oropa, a Druento.

La storia si snoda quasi esclusivamente all’interno del Parco, mantenendo l’attenzione sulla cascina Peppinella, nucleo centrale di ogni passaggio, la quale è compresa in un vasto territorio raggiungibile da una lunga e diritta strada incorniciata da alberi antichi. La Reggia di Venaria è uno dei richiami suggestivi delle vicende che riguardano il
comandante Adamo Kohl, che desidera appropriarsene, e il musicista Lothar Köhler, che ne ammira l’arte; ogni cascina dislocata nella tenuta, così come realmente era nel 1938, contiene un pezzetto di storia di ognuno dei personaggi; di particolare importanza nel libro è la zona di Borgo Castello, presso la Venaria Reale, centro di smistamento e di comando dei soldati mercenari di Kohl. Ma non solo: in ogni pagina del romanzo, l‘autrice pone in risalto tutta la tenuta, che conosce fin da bambina. I vari cancelli d’ingresso, compresi tra i comuni de La Mandria (Druento, Robassomero, Venaria, La Cassa, Fiano e San Gillio), rammentano il divieto di accesso che allora era consentito soltanto ai residenti che lavoravano per i marchesi Medici del Vascello, citati nel romanzo con un nome diverso. I ponti costruiti su fiumi e torrenti hanno nomi affascinanti, collegati alla natura intorno. Tutto il territorio è parte della storia che, inizialmente, si svolge per le vie di Druento.

 

Biografia

Tiziana Magnaguagno è insegnante, pedagogista e autrice. È diplomata allo IED di Torino e laureata in Scienze Pedagogiche. Si è dedicata alla grafica per anni per poi occuparsi di formazione attraverso laboratori per bambini e ragazzi su tematiche adolescenziali, prendendo spunto dall’arte. Ora insegna a scuola. L’interesse per le criticità degli adolescenti, che incontra in classe, la ispira a scrivere per loro Milk. Latte macchiato, Voglino Editrice, 2018, suo secondo romanzo Young Adult dopo Ruggine, EL, 2016, candidato al Premio Strega Ragazzi. Per il marchio Didattica Attiva ha pubblicato l’albo illustrato Lo zio che faceva volare gli autobus, patrocinato da GTT e presentato al Salone del Libro di Torino come laboratorio creativo e lettura interpretata da una compagnia teatrale.

Soldati in Mandria è il suo primo romanzo storico, ispirato alla vera storia di chi ha vissuto nella tenuta dagli anni Trenta fino agli anni Cinquanta.

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Ultimo aggiornamento: 16 Maggio 2023