«Tu sei un terrone al contrario, dunque ti chiamerò Nord. E Nord sono sempre stato. Per lui e per i calabresi con i quali ho lavorato.»
Questa è la storia di Nord. Arrivato bambino dal Polesine spazzato dal Po, all’inizio degli anni Settanta entra nelle file della ’ndrangheta che impera a Torino. Fa tutta la trafila: dai furti d’auto alle rapine a mano armata, dal racket alla manovalanza specializzata nell’industria dei sequestri di persona. Infine diventa "fuciliere", killer al servizio del boss don Vito Codispoti. Regolamenti di conti, eliminazione di bande rivali, scambi di favori con la mafia. E soldi, tanti soldi: «La lira ci cade di tasca e non dobbiamo fare neanche la fatica di raccoglierla, intanto altra si è già accumulata».
Una storia di perdizione, e poi, forse, di redenzione (reale o di comodo). Questa è anche la storia di Torino negli anni Settanta e Ottanta. La città del terrorismo e del clan dei Catanesi, dell’omicidio Caccia e dello scandalo delle tangenti, dei rapimenti eccellenti e delle infiltrazioni nel palazzo di Giustizia. Un romanzo narrato in prima persona dall’interno della più potente organizzazione criminale che il Piemonte abbia mai conosciuto. Una carrellata di personaggi e situazioni di straordinaria vividezza, al punto che sembrano veri (o forse lo sono davvero, dietro lo schermo di nomi di fantasia?). Così nasce un’epica noir.
Un potente realismo potente, che deriva da una conoscenza in prima persona dell'autore, cronistache quegli avvenimenti li ha dapprima narrati quotidianamente sulle pagine di cronaca cittadina e nazionale del principale quotidiano torinese.
La capacità autoriale di creare una vera epica criminale: il lettore vive i fatti dall'interno dell'organizzazione mafiosa, ne condivide, luoghi, linguaggi, tempi ed è messo a contatto diretto, senza mediazioni, con l'etica stravolta che la contraddistingue.
Il romanzo è in sostanza già scritto come una sceneggiatura, con un'incalzante concatenazione di eventi e sequenze, narrate attraverso lo sguardo del protagonista, con un ritmo noir, perfettamente adatto alla trasposizione filmica.