Pietro è un ragazzo in gamba, di quelli che la maestra riteneva un bambino con la testa sul collo. Brucia le tappe della vita dando in ogni occasione risultati eccellenti. È ancora giovane, ma ha un lavoro serio, vive per conto suo, si diverte con gli amici ed è innamorato di Alice. D’improvviso qualcosa si spezza dentro di lui e non se ne capacita: ha incontrato il dio Pan! Quel maledetto dio che proprio come nella mitologia greca sorprendeva le ninfe; allora le poverette, spaventate, si nascondevano per evitare di incontrarlo di nuovo, per evitare gli attacchi di panico. E questa è la storia di Pietro. Il primo attacco lo sorprende al cinema mentre si sta godendo un film di Woody Allen. Senza avvertire gli amici riesce a uscire a caccia dell’aria che gli manca. Li aspetta fino alla fine del film, trova una scusa per non andare al pub dopo il film e torna a casa, cercando di nascondere l'angoscia. Ha paura di morire. Tutti i sintomi dell’attacco di panico si presentano puntuali, così come puntuali sono i passi che Pietro compirà per scoprire la natura del suo disturbo e le terapie che farà per combatterlo: pronto soccorso, medico, sedute di analisi. La psicologa che l’ha in cura parte dai sogni senza colori di Pietro per analizzare i punti di fragilità della sua vita e lentamente riesce ad arrivare alle emozioni. Lo aiuta la fidanzata Alice, di professione paesaggista. Non finisce non con la guarigione, ma con la consapevolezza che guarire si può.
Gli attacchi di panico sono molto comuni. Il lettore, così come uno spettatore, di qualunque età, che li abbia subiti, si ritrova completamente nella narrazione e vive con coinvolgimento tutte le fasi del protagonista. Ma anche chi non li ha mai subiti, può facilmente identificarsi con il protagonsta e il suo dramma.
Altro punto di forza è la potente suggestione dei sogni che la terapeuta analizza per scoprire una a una le emozioni che Pietro ha sempre cercato di annullare per non perdere il controllo.
Terzo punto di forza è la normalità di una vita che può appartenere a chiunque, sconvolta all'improvviso. E come si deve andare avanti, per risolvere le sfide che la vita, appunto, ci pone davati inaspettatamente. Anche la coppia - Pietro e Alice - si deve riassestare. In Alice Pietro troverà una sponda importante per arrivare a vivere quelle emozioni rivitalizzate dalla terapeuta. Quarto punto di forza i dialoghi: con gli amici, con i medici del pronto soccorso, con il medico di base, con la famiglia, specialmente con la sorellina e quelli delle sedute con la terapeuta: brillanti e intelligenti botta risposta.