Nel giorno fatidico in cui appare una strana riga nel cielo si innescano le vicende dei protagonisti che cercheranno vari modi, spesso maldestri, per affrontare questo presunto pericolo.
La riga nel cielo porterà cambiamenti nelle vite di tutti loro: c’è Lisa, una bambina bloccata in una fase REM popolata da sogni assurdi; c’è Fede, sua madre, con un disturbo a un occhio appena scoperto e con il lutto recente per la morte del padre ancora da elaborare; ci sono Gioele, il suo compagno, ex bassista di un gruppo black metal svedese e il suo precedente marito, Tony, attore ormai caduto nel più totale oblio.
La scomparsa del padre di Fede, un rinomato fisico dalle idee stramboidi, morto probabilmente a causa di un esperimento andato fuori controllo, che l’ha fatto saltare per aria, si lega al mistero della riga e lo infittisce. L’uomo che ha venduto il mondo è un romanzo che si appropria degli elementi tipici della distopia, ma li combina con l'originalità a tratti grottesca di una moltitudine di personaggi dando vita a un progetto narrativo eclettico, estroverso e sofisticato, sia nello sguardo, sia nella lingua e nello stile.
Si tratta di un’opera complessa, piena di ambientazioni e di personaggi caratteristici.
C'è molta azione, ma ci sono anche tanti spunti di riflessione, per cui la storia è adatta a un pubblico trasversale, sia dal punto di vista anagrafico, sia da quello culturale.
Il punto focale del romanzo è l’inesorabile e irreversibilità di alcune azioni e la conseguente impotenza dell’uomo di fronte ad esse.