Torino. Durante gli scavi per la linea della metro, viene rinvenuta una cripta riconducibile al monastero medioevale di San Fulgenzio. In un sepolcro sotto la cripta vengono ritrovati due scheletri. Gli archeologi ritengono che siano i resti di due monaci che, secondo una leggenda, avevano cercato di trafugare il tesoro del monastero e che l'abate fece rinchiudere nella cripta proprio il giorno in cui il monastero venne incendiato. Il tempo cancellò le tracce dell'evento e nessuno conosceva più l'ubicazione del monastero.
La vicenda si dipana su due scenari. Il primo si svolge nel 2018. L'ispettore Rita Salati, quarantenne, soprannominata "Pepati" per la sua caparbietà, indaga su una serie di omicidi, riconducibili al ritrovamento nella cripta; il secondo nel 1982 in cui un misterioso mecenate incarica un giovane professore universitario di cercare il monastero e il suo tesoro. Il giovane li trova, ma il mecenate non vuole condividere con nessuno quella ricchezza e quindi uccide il professore che invece avrebbe voluto e la fidanzata di questi, portata sul luogo del ritrovamento, per obbligare il professore a collaborare. Poi getta i loro corpi nella cripta.
Rita Salati ricostruirà la vicenda: il mecenate è un industriale torinese che, con l'aiuto di tre complici, dopo aver ritrovato il tesoro, ha potuto costruire un impero economico. Ma nel 2018 l'uomo è malato ed è la moglie, vera mente del piano, a commissionare gli omicidi sui quali RIta Salati sta indagando, per coprire ogni traccia delle colpe del passato.
La vicenda è ricca di suspense er colpi di scena e cattura il lettore-spettatore con numerosi indizi e misteri da sciogliere. L'audience di riferimento è un pubblico adulto, amante del thriller.
Il romanzo è scritto con un linguaggio cinematografico ed è quindi facilmente adattabile.
L'invenzione del Monastero di San Fulgenzio e la sua ricostruzione storica, prevedono una parte da girare in costume.
Il personaggio protagonista Rita Salati è originale e coinvolgente. Nella vita privata è madre e moglie, e ci terrebbe ad avere successo sia sul lavoro, sia in famiglia, ma mentre la sua professione le riesce benissimo, non le riescono altrettanto bene, per quanto si sforzi, i ruoli familiari. Le fa da contraltare la figura del vice ispettore Ester Maggiora, ragazza bella e disinibita, che si barcamena in una relazione con tre uomini diversi. Le due donne sono molto vicine sul lavoro, così come sono molto lontane nelle scelte di vita.
La costruzione dei personaggi è precisa e dettagliata. Anche quella delle figure negative.
Le due linee temporali sono il vero punto di forza del romanzo. Le linee si inseguono parallele, inducendo il lettore-spettatore a cercare di capire anzitempo come e quando si ricongiungeranno.