Nell’ingenuo tentativo di portare alla luce le conoscenze di mia madre, mi sono impegnata nella ricerca di un metodo per raccontare di lei, dei suoi rimedi, delle sue cure, del suo cammino. Ho ripercorso le tappe fondamentali della sua vita scavando nei miei ricordi e frugando nei suoi scaffali. Queste parole sono la sintesi di una lunga seduta di attivazione psichica. Un lungo viaggio attraverso il marasma dei sentimenti, una lotta per districarsi nella selva delle emozioni per poterle controllare e descrivere. Un viaggio per ritrovare l’equilibrio e per capire che è bellissimo poterlo perdere.
Il libro racconta la vita straordinaria di Carla, una donna capace di trasformare la sua innata sensibilità in una forza di guarigione. Fin da giovane, Carla percepisce il dolore invisibile e le energie sottili del mondo. Grazie al maestro Baba Bedi, intraprende un cammino spirituale che la porta a diventare una sciamana e guaritrice di anime, in grado di accompagnare le persone verso la consapevolezza e la guarigione interiore.
La narrazione, filtrata attraverso la voce della figlia, esplora il profondo rapporto madre-figlia. La figlia osserva, ammira e si evolve accanto alla madre, nutrendosi della sua saggezza e scoprendo il potere della trasformazione personale e dell’amore incondizionato. Questo legame diventa il fulcro emotivo della storia, un dialogo intimo e profondo sulla guarigione e sulla scoperta del sè. Le tematiche affrontate, come il legame madre-figlia, la trasformazione personale, la ricerca spirituale e il potere dell’amore incondizionato, toccano archetipi comuni ad ognuno di noi e parlano ad un pubblico estremamente eterogeneo dall’età variabile tra i 15 ai 150 anni; così come la figura Carla, donna saggia, libera e forte, si pone come motore ispiratore per donne che ancora non trovano il coraggio di seguire la propria voce interiore, abbracciando la propria autenticità.
I paesaggi suggestivi, dalle montagne, alla vecchia Cartiera del Vetojo de L’Aquila, fino all'Isola d'Elba e al Teatro Coccia di Novara, forniscono una cornice visiva ideale per un adattamento cinematografico o televisivo, in cui natura e spiritualità si fondono in una narrazione potente ed immersiva.
Riferimenti cinematografici potrebbero essere film molto diversi come "The Tree of Life" di Terrence Malick e "Eat Pray Love" di Ryan Murphy, entrambi però capaci di intrecciare introspezione e bellezza visiva, offrendo storie capaci di parlare a un pubblico sensibile, alla ricerca della riscoperta personale, interessato alla crescita spirituale e all’empowerment femminile.