Al parco della Maddalena viene ritrovato il cadavere di una bambina. La notizia sconvolge l’opinione pubblica. Quella che sembrava essere una domenica mattina come tante, a Torino assume i contorni di un incubo. Il commissario Tommaso Fuoco torna in scena e dopo la sconfitta del primo caso, ha l’occasione di riscattarsi e dimostrare chi è veramente. Ha solo un avversario che questa volta sembra essere più forte di lui: il tempo che scandisce inesorabile i passi del suo lavoro, macchiato da altre piccole vittime uccise con la stessa modalità della prima. Chi sono queste bambine? Perché sono state assassinate? E chi è il mostro che si cela dietro queste morti atroci? Il commissario Fuoco, aiutato dalla sua squadra, si muove in un labirinto di domande e dubbi fino a quando, in un crescendo di emozioni, la verità viene a galla, e con lei il volto dell'assassino.
"Lacrime nel vento" non solo squarcia il velo delle paure e delle diffidenze dei torinesi, ma porta alla luce una verità scomoda e al tempo stesso avvincente. La sua capacità di intrecciare storie avvincenti con il fascino enigmatico di Torino rende le sue opere un punto di riferimento per gli amanti del genere noir e del mistero. Con questo romanzo ho voluto catturare l'essenza della mia città natale, esplorando i contrasti che caratterizzano Torino e consacrandola come una delle protagoniste del famoso "triangolo magico". Mistero e realismo si intrecciano in una cornice urbana affascinante e inquietante allo stesso tempo.
Il libro tratta un argomento delicato ma purtroppo fortemente attuale, cioè la difficoltà delle famiglie di avere un dialogo costruttivo, di avere ideali da perseguire insieme. Oggi è più semplice lasciare che i rapporti si sgretolino piuttosto che rimboccarsi le maniche e ricostruire insieme. L’unione si dice che faccia la forza, ma l’abbandono difronte alle difficoltà è la strada più semplice. A rimetterci sono soltanto i figli usati come scudo dai genitori incapaci di prendersi le proprie responsabilità l’uno con l’altra. Non è una lettura adeguata a tutti ma la consiglio dai 16 anni in su.
Chi lo ha letto lo definisce un romanzo graffiante, scorrevole, ben costruito. Non è tratto da una storia vera ma semplicemente frutto dell'immaginazione dell’autore. E’ stato un percorso iniziato con un profondo e accurato studio delle dinamiche che compongono e costruiscono un romanzo giallo. Dalla scena del crimine, al ritrovamento del cadavere, all’isolamento della scena del crimine, alle indagini: tutto deve seguire un percorso logico e non casuale. Grazie all’aiuto di professionisti siamo riusciti a rendere la storia più verosimile possibile.