All’alba della preistoria, il Popolo vive in una terra inospitale e lotta per la sopravvivenza. Gli uomini e le donne della tribù, raccoglitori, cacciatori e guerrieri armati di pietra e fionda, sono guidati dai loro Dei, creature metà uomo, metà animale, che vegliano sulle loro vite e ne guidano il percorso.
A capo della tribù c’è un Re o una Regina che nasce albino: perché quello è il Marchio degli Dei.
Alla morte della Regina, Mord accetta di succederle con la consapevolezza di chi sa di essersi preparato a questo da tutta la vita. Ma la sua autorità viene messa in discussione quando fa la sua comparsa un altro albino: Aedan, il suo gemello. Il Popolo è diviso: chi è tra i due il designato dagli Dei?
Mentre la lotta intestina rischia di scoppiare, sopraggiungono invasori dalla lontana Rosnia. Giunti con le loro barche e le loro armi di ferro, trucidano, saccheggiano e fanno ostaggi, tra i quali la veggente. Feriti nell’orgoglio, Mord e Aedan mettono momentaneamente da parte i loro conflitti.
Gli Dei si palesano in carne e ossa e guidano la rappresaglia del Popolo contro Rosnia. Ma anche i Rosniani hanno la loro fede: credono in Mekar, il Dio di ferro che vive in una fucina sotto il mare.
Scoppia la guerra tra cielo e terra e i nemici vengono finalmente sconfitti. Il Popolo torna a casa, ma riaffiorano le tensioni tra Mord e Aedan, sobillate dagli stessi Dei. A quel punto al Popolo non resta che prendere le redini del proprio destino e muovere guerra contro le divinità.
Punto di forza è l’ambientazione preistorica, inusuale e innovativa per un fantasy. Le atmosfere de "Il Sangue della Veggente" richiamano quelle di serie di successo come "Vikings", "Romulus" o "Game of Thrones". L’autrice, appassionata di antropologia, si è ispirata alle società primordiali, attingendo ai loro usi, costumi e spiritualità. Il romanzo ha inoltre una implicita vocazione all'inclusività: la protagonista femminile è una veggente di grande forza e determinazione nonostante la propria cecità, mentre il protagonista maschile è albino. Il target di riferimento va dagli adolescenti a una fascia d’età più adulta e matura.