Vera Allegri è un’ex insegnante che  conduce l’esistenza normale di un’anziana un po’ burbera alle porte di Pavia. Dal momento in cui Linda, la figlia di una vicina, va a trovarla, la sua vita prende però una piega inaspettata e nulla rimane al suo posto: affiorano relazioni inaspettate tra vivi e  morti e certi ricordi, ormai banali e innocui, tornano a ferire. La spirale di una vita, che sembrava ferma, riprende a girare e suggerisce che non è mai tardi per ricominciare. Tra ricordi, vicende presenti e colpi di scena si arriva alla soluzione finale, quando l'aria sembra riacquistare il suo peso specifico.

Vera Allegri nasce nel 1939 a Prato Nevoso, piccolo paese dell’Oltrepò Pavese, circondata da sole donne; per qualche strano destino, come dice nonna Erminia, "in questa famiglia gli uomini muoiono tutti".  La ritroviamo da anziana, insegnante in pensione alle porte di Pavia, a condurre l’esistenza normale di  ottantenne,  burbera ed eccentrica. Un giorno si presenta alla sua attenzione la giovane Linda, figlia di una vicina, che formula silenziosamente una richiesta di aiuto. La vita organizzata di Vera subisce un vero e proprio terremoto. Attraverso incroci, racconti, salti temporali, diari e correlazioni, la storia personale di Vera si intreccia con la Storia, dal 1929 al 2019, e le piccole storie individuali e collettive delle comunità che ha frequentato. Tra vicende presenti e passate, indizi e colpi di scena, si arriva alla soluzione finale, quando l’aria sembra riacquistare il suo peso specifico. Il romanzo parla di noi, delle nostre più grandi paure e dell’intricato ammasso di originalità, di DNA, di storie e di Storia che siamo.

Attraverso la storia di Vera, ripercorriamo quasi un secolo della storia d'Italia, visti dall'osservatorio di una vita particolare, che si direbbe "normale", come quella di ciascuno di noi. La narrazione di Vera passa continuamente senza soluzione di continuità dal suo presente di ottuagenaria ai vari stadi del suo passato attraverso lucidi flashback, dall’infanzia alla crescita professionale e umana, al matrimonio, alla nascita della figlia, agli episodi di sofferenza, alla scoperta di aspetti oscuri e nascosti di persone che credeva di conoscere. Le vicende di susseguono con le caratteristiche di un giallo e aa curiosità è sollecitata anche da una notevole varietà stilistica. 

Ambientazione - Tempo e luogo

Il romanzo esplicita da subito la contestualizzazione, quasi per una necessità di definire da una parte contorni e limiti e dall’altra le dinamiche di movimento e di crescita dei personaggi e del rapporto tra di loro e col mondo circostante. Come in un’opera drammaturgica, vengono elencati i personaggi principali, la loro rete di relazioni, le tappe della lunga vita della protagonista, Vera, che va dal 939 al 2019, e i suoi spostamenti geografici dall’Oltrepò pavese, all’Appennino tosco emiliano, Milano, fino all’approdo in una zona fuori Pavia: in questo ampio scenario, delineato precisamente, quasi come se fosse esso stesso un personaggio della storia, si svolgono vite di donne, tratteggiate minuziosamente nella loro quotidianità, con un’attenzione minimalistica al loro fare, al rapporto tra di loro, con gli uomini, con la casa, con la terra e con l’ambiente che li circonda. Chi legge viene catapultato in modo discreto ed empatico nella vita di questi personaggi ed è in grado di cogliere il loro universo, la loro sensibilità, la loro visione del mondo. Claudia Ambrosini si dimostra un’esperta affabulatrice nel trovare un efficace meccanismo narrativo che porta il lettore a “navigare” nella storia dei personaggi nei loro ambienti, di questa che è una vera e propria saga, uno dietro l’altro, a mano a mano che si presentano (magari attraverso la scrittura di un diario che accoglie vicende e desideri altrimenti inesprimibili) o che vengono presentati sotto i suoi occhi attraverso il filtro della memoria o lo sguardo critico di Vera o di altri personaggi. Il mondo esterno e la Storia traspaiono chiaramente, a volte in contrasto con l’attimo vissuto intensamente e felicemente dai personaggi, come quando si evocano le esplosioni delle lotte operaie a Torino, l’inizio della strategia della tensione proprio nel momento in cui Vera e il marito Giuseppe prendono consapevolezza del loro amore oppure quando si ricorda di un incendio avvenuto dei dintorni di Pavia con conseguente diffusione nell’aria di notevoli quantità di diossina. Le vicende esterne e storiche entrano nella vita dei personaggi, così come le esistenze degli individui contribuiscono alle vicende della Storia, in una dimensione di continuo interscambio, che accade spesso all’insaputa degli attori.

Biografia

Claudia Ambrosini, laureata in Lingue e Letterature Orientali, specializzata in lingua cinese nel 2000, ex libraia, vive e insegna lingua e cultura cinese in Lombardia.

Sono editi da Zanichelli i volumi Parla e scrivi in cinese, creati con altre autrici, dei quali sta curando la nuova edizione. Ha pubblicato poesie, Parole da mangiare (segnalata al Premio “Fortini” 2010); Alfabeto Italiano (segnalata al Premio “Fortini” 2011); Tra pareti di tela e Inciso nel corpo (seconda al premio letterario “Renato Giorgi”). Sue poesie sono apparse sulle antologie Cose a parole, In questo margine di valigie estranee, L’impoetico mafioso, Cuore di preda e Rapa Nui.

Ha collaborato con "Poesia", con testi cinesi in traduzione; ha lavorato con il poeta americano Paul Polansky alle traduzioni dell’opera in versi Homeless, sulla vita dei senzatetto e ha tradotto Rockets, poesie per Gaza (dello stesso autore). È tra i fondatori della sezione di poesia "Amici delle Parole" del Gruppo Frigerio di Corsico (Milano). La consistenza dell’aria, puntoacapo Editrice, 2024, è il suo primo romanzo.

Ultimo aggiornamento: 20 Marzo 2025