Saro è un pescivendolo palermitano della Vucciria. Morbosamente affezionato alla sua capigliatura, si dispera dopo che una colomba gli strappa un ciuffo di capelli. Nel tentativo vano di salvarli finisce col perderli tutti, ma sulla sua nuca compare l'effigie di Cristo. Da questo momento la sua tranquilla vita diviene un martirio. Saro sembra riuscire a compiere miracoli e si trova sempre più schiacciato tra le suppliche di chi ha bisogno di aiuto e l'avidità di chi mira a sfruttarlo, fino a quando dovrà fare i conti con i suoi poteri, veri o presunti che siano.

La storia è densa di tensione emotiva e colpi di scena. Affronta temi universali come l'identità, la perdita e la redenzione, elementi capaci di attrarre un pubblico vario, dai giovani in cerca di storie di crescita personale agli adulti che riflettono sulle relazioni familiari e sulla spiritualità. Saro incarna una figura con cui potersi identificare: un uomo in cerca di significato in un mondo che sembra punirlo. Tale connessione emotiva è cruciale per coinvolgere lo spettatore, creando un legame immediato con Saro. Anche gli altri personaggi sono complessi e sfumati, come don Diego che strumentalizza la sua "santità", e offrono una gamma di emozioni e conflitti. Queste dinamiche relazionali possono essere ampliate in un adattamento visivo, dove le interazioni intense possono far emergere le tensioni interne. C’è da porre l’attenzione sul mix di modernità e tradizione che rende la storia rilevante e accessibile a un pubblico attuale. L’ambientazione vibrante della Vucciria è non solo uno sfondo suggestivo, ma una vera protagonista della storia. Le immagini vivide della vita quotidiana palermitana possono potenziare l'esperienza visiva, coinvolgendo lo spettatore in un contesto culturale variegato e autentico. Infine, l'umorismo mescolato a una critica sociale incisiva rende l'opera accessibile e riflessiva, con una narrazione che bilancia dramma e comicità. L'adattamento può attrarre non solo i cinefili ma anche una vasta audience in cerca storie memorabili e immersive.

Ambientazione - Tempo e luogo

La storia si svolge ai giorni nostri. Questa scelta temporale permette di esplorare le dinamiche sociali e culturali attuali. Nonostante il contesto contemporaneo, la narrazione incorpora elementi di nostalgia che rimandano al passato e ciò crea una mescolanza capace di portarla in un universo senza tempo. Palermo è il teatro nel quale Saro interagisce con altri personaggi e si confronta con le sfide della sua esistenza. La città contribuisce a creare un senso di comunità e appartenenza, elementi cardine nella vita del protagonista. Si parte dalla Vucciria, uno dei suoi luoghi più iconici e colmi di un'atmosfera autentica e pulsante. Le sue stradine e i graffiti contribuiscono a rendere questo luogo denso di cultura e contraddizioni, un simbolo di resistenza in un contesto che affronta le sfide moderne. La casa di Saro, un appartamento modesto, diventa uno spazio intimo in cui lui si confronta con la sua solitudine e il suo desiderio di connessione. Questo ambiente riflette la sua interiorità, permeata da ricordi e sogni di un passato perduto e per questo migliore. Altro luogo rilevante è la chiesa di Don Diego, un luogo di fede ma anche di ambiguità morale. Qui, il parroco esercita la sua influenza, mostrando come la spiritualità possa essere strumentalizzata.

Biografia

Giorgio Benedetto Scalia è nato a Palermo nel 1991, ma da molti anni Torino lo ha adottato. Si è diplomato in Sceneggiatura e Regia all’Accademia del Cinema di Bologna e in tecniche della narrazione alla Scuola Holden.

Ha vinto una menzione al "Premio Inedito" 2019 e una al "Concorso Letterario Tre colori 2020", con due diverse sceneggiature di cortometraggi. Ha pubblicato racconti su svariate riviste tra cui "Fillide" e "il Corriere della Sera". Il suo romanzo d’esordio Vita e martirio di Saro Scordia, pescivendolo, Pessime Idee Edizioni, 2023, è stato premiato – ancora inedito – con la menzione speciale al Premio Calvino 2022, ha vinto il Premio Opera Prima della Fondazione Mondadori nel 2024 e si è classificato al secondo posto al "Premio Zeno".

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Ultimo aggiornamento: 20 Marzo 2025