Una serie di inspiegabili delitti insanguina Torino, i cui cadaveri senza identità vengono trovati in una nota via del centro, tutti a distanza di pochi giorni. A condurre le indagini sarà il Commissario Capo della Polizia di Stato Ennio Rodino, ultimo discendente di un'illustre famiglia torinese di antiche origini francesi. Grazie al suo acume e alle sue doti, il commissario Rodino dovrà restituire un nome alle vittime ma soprattutto scoprire l'identità di chi ha commesso quegli omicidi nel cuore della città, fino ad arrivare a sospettare dell'esistenza di uno scenario ricco di intricate dinamiche che nascondono un caso dagli inaspettati risvolti internazionali. Tutto ciò non senza difficoltà, suspence, colpi di scena e grazie anche ai ragazzi della sua squadra ma, in modo particolare, alla perspicace Rossana Davoli, che forse si rivelerà essere pure la donna giusta per Ennio.
I punti di forza di un eventuale adattamento televisivo e/o cinematografico di quest’opera risiedono nel protagonista Ennio Rodino e nel contesto in cui esso di muove, ovvero in una Torino dall’atmosfera rarefatta, evocativa, misteriosa e talvolta sfuggente.
Le doti caratteriali di Rodino emergono distintamente come molteplici sfaccettature, facendo di lui quasi un esempio di “antieroe” dagli aspetti contrastanti. Anticonformista ma abitudinario, colto ma non presuntuoso, solitario ma non malinconico ma soprattutto abile a risolvere i casi più complicati grazie al suo brillante intuito, nonostante il bisogno di stemperare la tensione del suo lavoro con ironia e con l’aiuto delle sue inseparabili gomme da masticare.
Perché, in fondo, Ennio non si è mai rassegnato alla malvagità umana, cui il proprio lavoro costringe a fare i conti ogni giorno.