Alle soglie del 2000, Alex Reed, detective dell’FBI, viene incaricato dal nobiluomo Auguste De Montadon di indagare sulla morte della figlia Candice e di ritrovare la nipote Verena. Il conte sospetta di un soggetto oscuro e pericoloso, i cui scopi sono collegati a un’antica profezia riportata nel Necronomicon, il terribile Libro del Morti. Inizia così una ricerca folle e avventurosa, che porta Reed e il suo gruppo di collaboratori da Boston e Arkham a Londra. Ma una setta antica che adora entità che si pongono al di fuori dell’umana comprensione sta anch’essa cercando di trovare la sua Eletta, la nipote del conte, perché legata, suo malgrado, a un antico rituale, descritto nella profezia: la nascita del figlio del Malvagio. L’unica strada per fermare la profezia è seguire le inquietanti tracce di un antico artefatto denominato Lacrima di Thoth, nascosto dalle sabbie del tempo, portato a Torino tramite un viaggio remoto e impossibile, protetto da difensori determinati. Così, dopo la terribile avventura londinese partono alla volta della città magica per eccellenza, Torino. La ricerca della Lacrima porterà il gruppo tra le vie di Torino, nei misteriosi cunicoli che si estendono nel sottosuolo e all’interno del Museo Egizio. Un’indagine sulla linea di confine tra ufficiale e inammissibile, in una versione moderna dei Miti di Cthulhu, alla ricerca della Lacrima di Thoth, in una lotta contro il tempo prima che la Profezia si manifesti generando "Qualcosa di malvagio".
"Qualcosa di malvagio", sotto un'aura lovecraftiana, presenta come primo punto di forza l’ambientazione, che ripercorre alcuni dei luoghi più suggestivi di Torino, come il Museo Egizio, con le sue stanze, i reperti ivi contenuti, che garantirebbero un grande impatto sullo schermo; parimenti, gli scorci di Piazza Castello, Piazza Statuto, i Giardini Reali, set all’aperto ideali; altro luogo d'impatto visivo e funzionali sono i cunicoli sotterranei, che ricorre in molti film d’avventura per generare senso di suspence e claustrofobia. Un secondo punto di forza è il tema: l’archeologia alternativa, l’Antico Egitto, le sette occulte sono tematiche ideali per una versione cinematografica. Sotto questo profilo, il libro richiama opere come la serie X files o film come Indiana Jones e la Mummia, collocandosi nel filone di film d’avventura. Presenta un’attenzione ai dialoghi, pensati per essere leggeri, veloci e adatti per una pellicola. Vi è un equilibrio tra momenti di tensione e scene d’azione, che si può trovare in libri da cui sono stati tratti film di successo, anche ambientati in Italia (vedi Angeli e Demoni).
Il target è vasto: spazia dagli appassionati di storia e archeologia (vi è un serio lavoro di cura delle fonti), agli affezionati delle serie investigative in stile Sherlock Holmes, nonché al vasto pubblico che ama le storie al confine tra reale e sovrannaturale, dove l’elemento fantastico è sullo sfondo, senza eccedere (si pensi al successo di "Stranger Things").