Bari, dicembre 2009. Il corpo esanime di una donna di mezz’età viene rinvenuto nel parco cittadino di Largo 2 Giugno. L'omicidio presenta connotazioni di efferatezza che non si sono mai ravvisate in altri delitti precedenti scoperti nel capoluogo barese. Tra le feroci evidenze dell'assassinio ve n'è una, in particolare, che sembra assumere una particolare valenza: alla vittima sono state tagliate tutte le dita delle mani, tranne l'anulare sinistro, che reca ancora un anello con una scritta criptica al suo interno.
Delle indagini viene incaricato l'ispettore Andrea Pantaleo. Una settimana più tardi, a soli due giorni dal Natale, sempre l'imponente ispettore della Squadra Omicidi barese viene chiamato sul luogo di un triplice omicidio, avvenuto in una via del centro cittadino. Il giovane Pantaleo si ritrova in breve proiettato in una duplice indagine dagli esiti affatto scontati. Nel caso del triplice omicidio, però, è il Vice Questore Aggiunto Gianrico Salvemini a volerlo sul posto. C’è qualcosa dietro l’efferato crimine che gli ha dato i brividi. Un particolare che proviene dal passato. Un sottile filo rosso unisce i morti del presente a quelli di un incubo iniziato molti anni prima, tracciando i contorni di un piano diabolico che nessuno mai avrebbe potuto immaginare. Un incubo che solo Andrea Pantaleo, l’ispettore venuto dalla strada e cresciuto divorando i romanzi di Sherlock Holmes, Ellery Queen ed Hercule Poirot può riuscire a interrompere una volta per tutte.
Il romanzo è basato su due cardini fondamentali: la trama e il protagonista. La trama si dipana su tre linee temporali diverse, secondo una struttura diacronica, partendo da altrettanti eventi drammatici, solo in apparenza slegati tra loro, che convergono lentamente nella linea narrativa del presente. Quella in cui nelle pagine finali del romanzo avviene la soluzione del caso, riassunta dal protagonista in un’accurata ricostruzione dell’evolversi degli eventi, da quelli iniziali e più lontani nel tempo sino ai più recenti, e con i quali il romanzo si apre. Il protagonista, l'ispettore barese Andrea Pantaleo, è un single impenitente, alto 1,98 mt, bello, affascinante e con un fisico scolpito invidiabile, unicum nel panorama giallo italiano.
È orfano, ex pallanuotista, poco incline alle relazioni stabili da quando il suo unico vero amore, Katia, è morta quando entrambi avevano ventidue anni in un incidente stradale dal quale Pantaleo è, invece, uscito illeso. Nella sua vita professionale l’ispettore è noto per la sua onestà e per la strenua difesa dei deboli, di qualunque tipo (bambini innanzitutto, donne, anziani, disabili, etc.), e per essere un grande osservatore dei particolari. Di quei dettagli sempre presenti su una scena del crimine, che quasi mai nessuno nota, e che sono invece proprio quelli che fanno la differenza nella soluzione di un caso.
Così come Pantaleo ha imparato in tanti anni di letture dei gialli di Sherlock Holmes (il suo preferito), Ellery Queen ed Hercule Poirot.