Del tutto casualmente, i cadaveri di quattro giovani donne vengono trovati nel lago Maggiore. Tutte le vittime hanno subito la stessa macabra mutilazione: sono prive degli occhi. Olivia Castorina, siciliana, da poco nominata maresciallo della piccola caserma di un paese sulle rive del lago, si trova quindi ad indagare su un caso di omicidi seriali. Si tratta della sua prima indagine importante. Viene aiutata dal brigadiere Franceschi e da tutta la sua squadra di collaboratori. Le quattro donne uccise non sembrano avere nulla in comune. Ogni passo avanti nell'indagine apre scenari nuovi, inaspettati e mostra una realtà che appare sempre più terribile. Il male si manifesta in maniera stratificata, e ogni elemento dovrà essere considerato da diversi punti di vista. Olivia si interroga, ad un certo punto, su chi siano veramente le vittime e i carnefici. Le sarà molto d'aiuto un'amica, Clelia, assistente sociale nel piccolo comune, sia per la risoluzione del caso che per il supporto morale durante un'indagine così difficile.
La storia è inframezzata da una voce esterna, dolente, che tuttavia, a capitoli alternati, scandisce gli eventi. La voce è lontana come lontana è l'origine della storia. Olivia troverà la soluzione al caso, ma nulla potrà nei confronti di chi quel male ha veramente generato.
Senza i tuoi occhi è un romanzo noir, che si presta ad essere trasposto sia in un adattamento cinematografico, sia televisivo, dato che il genere noir incontra un grande interesse di pubblico. Gli argomenti trattati rispecchiano casi di cronaca attuale. La violenza sulle donne, la violenza sui minori, il bullismo, l'uso di droghe, le omertà locali, sono purtroppo realtà della cronaca quoridiana, che danno verosimiglianza alla storia. Allo stesso tempo, la presenza di figure positive nel romanzo, con il proprio vissuto di dolori e gioie, le proprie inquietudini, la mantenuta umanità di alcuni personaggi nonostante il contatto frequente con l'orrore e il male, danno un respiro di speranza anche nelle situazioni più agghiaccianti.
Attualmente il genere giallo-noir può essere considerato un romanzo sociale, che mette in risalto la realtà che ci circonda con tutti i suoi mali, senza, ovviamente, la pretesa di dare giudizi e soluzioni, come peraltro capita in questa storia, dove si scopre che i carnefici talvolta, sono anche essi stessi vittime.
Lo scenario che fa da sfondo alla storia, il lago, con le sue bellezze spettacolari insieme alle ombre legate alla natura delle sue acque, contribuisce alla necessità di modificare i punti di vista, in funzione dei momenti e delle occasioni, proprio per comprendere le ragioni di ognuno.