Stella ha un piano, anzi ne ha sempre più di uno.
Sulla soglia dei quarant’anni fa i conti con il passato e la voglia irrefrenabile di riscatto nei confronti della vita che, ancora una volta, si è divertita a metterla in difficoltà. Quasi per caso, scopre che il condominio in cui abita nasconde un mistero risalente alla sua costruzione a inizio Novecento. La ricerca inizia come passatempo, ma ben presto il diversivo si trasforma in necessità e in un nuovo progetto di vita. Che cosa si nasconde tra le mura di un palazzo del Quadrilatero Romano di Torino?
La vicenda rispolvera, in chiave contemporanea, il tema del doppio junghiano e della dualità dell’animo umano, in continua oscillazione tra il bene e il male, tra ciò che è ritenuto encomiabile e ciò che è riprovevole. La psiche umana d’altronde è composta sia dalla luce che dall’ombra in un rapporto di reciproca continua interazione, come il giorno con la notte. Stella è sia Luce che Ombra, come tutti noi.
La città di Torino e il condominio in cui abita Stella, la protagonista, fanno da cornice all'intera vicenda. I personaggi vengono presentati con ironia e dovizia di particolari attraverso dialoghi e descrizioni puntuali. Rappresentano infatti stereotipi sociali con tratti di personalità ben definiti con cui ci si identifica facilmente. La protagonista, seppur misteriosa, infonde speranza, coraggio, sicurezza, capacità di adattamento alle diverse situazioni critiche che affronta.
Il target è ampio, poiché la vicenda è ambientata ai giorni nostri e presenta numerosi dialoghi tra i personaggi. Le problematiche presentate sono quelle tipiche della vita quotidiana con scene ambientate all'interno e all'esterno. Il mistero che la protagonista cerca di scoprire sfiora il mondo dell'esoterismo e della massoneria, tematiche familiari per la città di Torino.
Sono presenti momenti di tensione emotiva e suspence. L’opera si presta ad essere serie televisiva noir e ad avere un sequel, avendo un finale aperto.