In un'isola che si svela un po' alla volta agli occhi del lettore prende corpo la storia dei protagonisti, giunti a Malta con l'intento di migliorare la propria conoscenza dell'inglese. Ma l'apprendimento della lingua si rivela pretesto per qualcosa di più profondo. Il misurarsi con l'idea del cambiamento è la vera sfida: mettersi in discussione, innamorarsi, concedersi la rilettura del proprio passato per proiettarsi con ritrovato slancio verso il futuro. Malta bastarda è un romanzo sentimentale ma anche un inno alla condivisione, alla voglia di viaggiare, alla fuga da un destino fin troppo scontato.
Il romanzo vede intrecciarsi le vite di sette personaggi che si incontrano per caso a Malta per un corso di inglese. Le situazioni ricalcano i tipici meccanismi di una serie tv da commedia sentimentale con avvicinamenti, amicizie che nascono, scoperte sul passato dei personaggi, omosessualità e malintesi che si risolvono brillantemente. Il tipico comfort book, con personaggi nei quali è facile identificarsi. Il target è ampio: da un pubblico giovane (i protagonisti sono sulla trentina) a un pubblico femminile di qualsiasi età.
Anna, la figura principale del gruppo, è torinese e a Torino ha lasciato il proprio doloroso passato, dal quale sta cercando di emanciparsi.