Che cos'è Cactus 34? Una distopia? La parodia di una distopia? Oppure una distopia con una direzione di sguardo ostinata e contraria?

Vito Miccolis e Andrea Roncaglione hanno immaginato e poi scritto un piccolo, grande capolavoro di leggerezza. Una favola (?) surreale che sabota dall'interno tutti i codici della narrazione e lo fa con la felicità un poco stralunata del sogno che forse diventerà (è già?) realtà.

Un racconto che ci costringe a reimparare a leggere. Ad ascoltare. A pensare a noi e al mondo che ci circonda. E, magari, a sorriderne. O forse no?

Di per sé "Cactus 34" è una sceneggiatura già scritta: dialoghi, struttura narrativa (una sequenza di episodi che si susseguono in successione temporale, secondo una giustapposizione di scene) e ambienti sembrano già in sé dare vita a una sintassi cinematografica, come se l'atto stesso della lettura fosse in realtà l'osservare una serie di campi e controcampi, di movimenti di macchina focalizzati sulle figure dei due protagonisti della narrazione. Protagonisti che, appunto, sono due vecchi comici: di per sé già presenze attoriali, che recitano sulla pagina e potrebbero benissimo farlo anche sullo schermo. I dialoghi, surreali, sono spesso irresistibili e possiedono un ritmo naturale in tutto e per tutto cinematografico e performativo.

La stralunata (e insieme profonda) leggerezza della narrazione costituisce poi la grande, vera originalità del libro: un tono che si  può senza difficoltà rendere sullo schermo (o su un palco) con un'accurata prova d'attore.

Ambientazione - Tempo e luogo

Cactus 34 è una storia di fantascienza surreale, collocata in un presente narrativo ambientato in una sorta di colonia vacanze per anziani in un luogo di mare, che è un luogo del qui e ora, dell'oggi, perfettamente realistico e consueto; ma la narrazione è in realtà il lungo, trasognato racconto di un passato appunto «fantascientifico» vissuto da uno dei due anziani protagonisti in una città italiana, meglio, nella periferia di una città italiana che ha tutte le sembianze della Torino dei nostri anni.

Biografia

Vito Miccolis è un musicista dalle moltissime collaborazioni – è stato batterista e percussionista dei Fratelli di Soledad, collaboratore di Mambassa, Mau Mau, Persiana Jones e Statuto, fondatore della band multietnica Tribà (Distanze, del ’96, Ritmo Criminal, del 2001). Inoltre ha sempre affiancato alla sua attività di musicista e cantante anche quella di comico radiofonico. Il "dottor Lo Sapio" è il suo personaggio più noto, quasi un alter ego: esordisce sulle frequenze di Radio Torino Popolare, nel programma "Popolar la notte" e lo accompagna ancora oggi. 

Andrea Roncaglione è autore di romanzi e pièce teatrali. Ha pubblicato Storia del duo chitarra e voce – triste – Andrea & Andrea, Seed, 2008; Culhwch; Miraggi edizioni, 2010; La chioma di Berenice, Miraggi edizioni, 2018. Ha diretto le stagioni 2007-2008 e 2008-2009 del varietà del "Teatro della Caduta", a Torino. Tra i suoi spettacoli, Avrei preferito essere Jacques Cousteau.

Ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2025