Alessio è un giovane hikikomori: da tempo recluso nella sua stanza, dorme di giorno e tenta di vivere la notte, trascurando se stesso e tutto ciò che gli sta attorno. Schiacciato dalla pressione sociale, si lascia andare all’angoscia e ai pensieri ossessivi, attratto da vie di scampo terribili e pericolose. Sua madre Angela è disperata. Dove ha sbagliato? Un giorno in palestra incontra Divina, e presto nasce tra loro una bella amicizia, che si consolida durante lunghe chiacchierate nei caffè storici della città. Le due donne si confidano reciprocamente: Angela alle prese con la sofferenza del figlio e le inadeguatezze del marito Felice; Divina delusa dal matrimonio con Dylan, faccendiere fedifrago ed egocentrico. Sotto il cielo cangiante, a tratti luminoso e ombroso, di una Torino elegante e imperturbabile, molte altre nuvole offuscano le anime delle protagoniste. Alla fine, ogni destino avrà il suo compimento. Una scrittura snella e asciutta racconta con lucidità le debolezze e le fragilità di due donne che non vogliono darla vinta al destino, e che percorrono con coraggio un difficile sentiero di rinascita.
Il testo può essere adattato per un film di media durata.
La narrazione intreccia due tematiche: quella del disagio giovanile e del fenomeno degli hikikomori, purtroppo assai diffuso negli ultimi anni, e la forza di un'amicizia che si crea tra due donne. Un'amicizia che diventa la base per un esame introspettivo per entrambe le protagoniste ma anche il punto di partenza per una rinascita basata su nuove consapevolezze. La vita dei tre personaggi principali, Alessio, Angela e Divina, viene esplorata con molti dialoghi, a volte asciutti e freddi - rappresentazione quanto mai realistica di una carenza di comunicazione nelle famiglie - altre volte approfondita e dettagliata - momenti di sfogo reciproco delle due donne.
Il fil rouge che anima e lega le vite dei protagonisti è la capacità di affrontare il proprio fallimento personale e relazionale, mettendosi in discussione e, facendosi aiutare senza vergogna e anzi con molta lucidità, dare una svolta al proprio destino. Il libro può trovare rappresentazione cinematografica come film drammatico che ha come sfondo la vita famigliare con tutte le sue attuali e frequenti complicazioni comunicative disfunzionali (nel rapporto tra genitori e figli, nel rapporto di coppia, tra marito e moglie, nell'autodeterminazione di sé) fatto di molti silenzi, poco tempo e voglia per condividere e di pochi rapporti sani ed equilibrati.
L'Audience di riferimento sono in primis gli adolescenti, che possono facilmente identificarsi o riconoscere in loro amici il fenomeno dell'isolamento sociale e della ribellione verso il mondo degli adulti, ma anche comprendere le difficoltà che un mondo in rapido cambiamento può creare in loro, idealizzando successo e conquiste rapide e senza sforzo. Una pressione che gli adolescenti non riescono ad affrontare perché non hanno ancora gli strumenti per comprenderne le debolezze e le fragilità (e spesso anche le menzogne). Sicuramente anche gli adulti, soprattutto genitori, posso essere fruitori di tale trasposizione, sia per la narrazione della forza di un'amicizia, sia per conoscere e realizzare la presenza e la diffusione di certi fenomeni che spesso non si comprendono, se non come "crisi adolescenziali".
Per quanto riguarda la storia delle due donne e della loro amicizia, un possibile riferimento cinematografico è il lungometraggio di Ivano De Matteo "La vita possibile" del 2016, con Valeria Golino e Margherita Buy, per la profondità con cui l'amicizia delle due donne motiva e accompagna l'uscita da una situazione drammatica e il cambiamento esistenziale. Per quanto riguarda la storia di Alessio, il clima narrativo può rifarsi al lungometraggio "Un giorno questo dolore ti sarà utile" del 2011 di Roberto Faenza, tratto dall'omonimo romanzo di Peter Cameron: il disagio del giovane protagonista si dipana nel corso del film fino a scaturire in un finale positivo e di crescita personale.