È l’inizio di agosto del 1971 quando a Torino due sacerdoti vengono assassinati, a poche ore l’uno dall’altro. Il vicecommissario Ranieri, incaricato del caso, coinvolge nelle indagini Ennio Alfieri, avvocato cinquantatreenne ritiratosi prematuramente dalla professione perché deluso dalla giustizia degli uomini e incapace di abituarsi all’idea di difendere i colpevoli.
Alfieri vive in piazza Solferino, nella grande casa di famiglia affacciata sulla Fontana Angelica, con l’unica compagnia di Beppegaribaldi, canarino permaloso che si arrabbia se non viene nutrito a orari precisi. Don Mario è l’amico di sempre: insieme hanno frequentato il liceo e l’università e hanno combattuto la guerra partigiana. A Ines, amore giovanile cercato in ogni donna, fa da contraltare Elvira, compagna del presente con la quale vive una relazione libera.

Se, dopo il primo delitto, sembra prevalere la pista, facile da percorrere e poco faticosa nel caldo opprimente di quei giorni, del tentativo di rapina finito male, altre strade si propongono dopo il secondo delitto, da quella dei furti d’arte sacra su commissione agli omicidi rituali perpetrati da una setta della collina. Lungo i vicoli deserti del Balôn, nelle sale lussuose dei caffè del centro e in quelle fumose delle vecchie piole di Porta Palazzo, la caccia dell’Avvocato continua sul filo di ricordi sepolti e nuovi indizi: i padiglioni del manicomio di Collegno custodiscono la memoria di crimini antichi, che proiettano la loro ombra sul presente.

I punti di forza dell'opera stanno nel fascino austero di Torino, specie nella ricostruzione storica degli anni '70 (l'atmosfera dei cinema d'essai e delle piole fumose) e la trama gialla, con la rappresentazione privilegiata di forti valori come giustizia, amicizia, amore e il valore morale della Resistenza.

Il contesto è raffinato, grazie alla passione dell'avvocato per il bel vivere: il grande appartamento in piazza Solferino, la villa nel Monferrato, ristoranti e caffè storici, l'antiquariato (arredi preziosi e rarità bibliografiche), con atmosfere parigine (flashback a Parigi, in cui l'avvocato ha vissuto, nel dopoguerra).

I personaggi sono molto ben caratterizzati.

Il testo è perfetto per una trasposizione cinematografica, ma ben si adatta anche a una scelta seriale (tanto più che è in uscita una seconda indagine per l'avvocato Alfieri).

Ambientazione - Tempo e luogo

L'ambientazione è prevalentemente torinese, con puntate nel Monferrato, nel Cuneese (scene di guerra partigiana) e a Parigi (flashback). Compare il manicmomio di Collegno.

La vicenda si snoda in cinque giorni serrati, durante la prima settimana di agosto del 1971, mentre è in corso la spedizione lunare Apollo 15 e la città appare svuotata dall'esodo estivo.
Proprio la penuria di persone reali permette di calare i personaggi della finzione in luoghi fisici che così si trasformano in quinte teatrali quasi metafisiche.
La linearità della fabula viene spezzata da frequenti flashback che, come lampi dal passato rischiarano la vicenda e chiariscono i caratteri e i rapporti tra i personaggi. 
L'autore si destreggia tra il passato e l'attualità, tra indagine e introspezione, tra nostalgia e godimento del presente.

Biografia

Marco P.L. Bernardi è nato nel 1969 a Torino, dove vive con la moglie. Laureato in Lettere Moderne, ha successivamente conseguito un Master in Comunicazione d'Azienda. 
Ha vissuto per studio e lavoro a Lione, Parigi, Venezia e Roma. 
È stato Ufficiale di complemento dell'Esercito ad Albenga (SV). 
Ha sviluppato la propria esperienza lavorativa nei settori del Marketing e delle Vendite di aziende italiane e internazionali.
Cultore dei cantautori italiani e francesi e del Toro, ama il teatro e persegue la sua  grande passione per la scrittura. 

Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri è il suo primo romanzo, con il quale ha vinto GialloFestival 2020. 

Premi

GialloFestival 2020 - sezione romanzi:primo classificato Cocktail d'anime per l'avvocato Alfieri, Marco P.L. Bernardi, Edizioni del Loggione, 2020

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2023