"I Beatles sono qualcosa che va al di là della Storia, dei fatti che sono capitati, dei concerti, delle canzoni che hanno scritto. Come glielo spieghi? I Beatles sono senso di appartenenza, sono nostalgia, sono la giovinezza che non tornerà più...”
Questo libro non è solo un romanzo. Questo libro è il racconto di un film, scritto come un film e che può essere vissuto come un film, visualizzandolo scena per scena, stacco per stacco, inquadratura per inquadratura, con un ritmo scandito da citazioni musicali, richiami cinematografici, inaspettati cenni di fisica quantistica e racconti dei gol di Roberto Baggio. E poi ci sono i Beatles. Nel romanzo ci sono sessantadue riferimenti alle loro canzoni. Individuarli tutti è una sfida che solo i più esperti riusciranno a superare.
Chiedi chi erano i Beatles è un romanzo raccontato con le modalità tipiche della narrazione cinematografica. E’ una sorta di sceneggiatura romanzata, in cui viene descritta l’azione ponendo il lettore nei panni dello spettatore cinematografico, facendogli scoprire gli eventi mano mano che questi avvengono davanti ai suoi occhi, conducendolo per mano in modo impercettibile, inquadratura dopo inquadratura. I sette capitoli in cui si articola il libro sono a loro volta suddivisi in paragrafi che, in una ideale sceneggiatura, potrebbero facilmente essere convertiti in scene. Il romanzo è destinato ad un pubblico eterogeneo. Certamente alcune sfumature possono essere apprezzate in modo particolare solo dai fan dei Beatles, ma i riferimenti presenti nella narrazione sono molteplici e diversificati: fisica quantistica, calcio, la musica degli anni '80 e soprattutto la cultura cinematografica. Sono numerosi i rimandi, alcuni espliciti, altri più raffinati e sfumati, ai capolavori del cinema italiano e internazionale del passato, a partire dal prologo, che contiene un riferimento direttto a C’era una volta in America di Sergio Leone, fino all’epilogo, in cui si cita in modo palese e dichiarato il finale di Io ed Annie di Woody Allen.