"I Beatles sono qualcosa che va al di là della Storia, dei fatti che sono capitati, dei concerti, delle canzoni che hanno scritto. Come glielo spieghi? I Beatles sono senso di appartenenza, sono nostalgia, sono la giovinezza che non tornerà più...”

Questo libro non è solo un romanzo. Questo libro è il racconto di un film, scritto come un film e che può essere vissuto come un film, visualizzandolo scena per scena, stacco per stacco, inquadratura per inquadratura, con un ritmo scandito da citazioni musicali, richiami cinematografici, inaspettati cenni di fisica quantistica e racconti dei gol di Roberto Baggio. E poi ci sono i Beatles. Nel romanzo ci sono sessantadue riferimenti alle loro canzoni. Individuarli tutti è una sfida che solo i più esperti riusciranno a superare.

Chiedi chi erano i Beatles è un romanzo raccontato  con le modalità tipiche della narrazione cinematografica. E’ una sorta di sceneggiatura romanzata, in cui viene descritta l’azione ponendo il lettore nei panni dello spettatore cinematografico, facendogli scoprire gli eventi mano mano che questi avvengono davanti ai suoi occhi, conducendolo per mano in modo impercettibile, inquadratura dopo inquadratura. I sette capitoli in cui si articola il libro sono a loro volta suddivisi in paragrafi che, in una ideale sceneggiatura, potrebbero facilmente essere convertiti in scene. Il romanzo è destinato ad un pubblico eterogeneo. Certamente alcune sfumature  possono essere apprezzate in modo particolare solo dai fan dei Beatles, ma i riferimenti presenti nella narrazione sono molteplici e diversificati: fisica quantistica, calcio, la musica degli anni '80 e soprattutto la cultura cinematografica. Sono numerosi i rimandi, alcuni espliciti, altri più raffinati e sfumati, ai capolavori del cinema italiano e internazionale del passato, a partire dal prologo, che contiene un riferimento direttto a C’era una volta in America di Sergio Leone, fino all’epilogo, in cui si cita in modo palese e dichiarato il finale di Io ed Annie di Woody Allen.

Ambientazione - Tempo e luogo

L’azione centrale del romanzo si svolge in un periodo di tempo preciso, delimitato ed esattamente indicato: la primavera del 2002, a ridosso e durante i Mondiali di calcio di Giappone e Corea. Il periodo è stato scelto innanzitutto per raccontare l’esistenza di un gruppo di coetanei quarantenni, ex compagni di scuola, che hanno vissuto da adolescenti il periodo buio del terrorismo a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. L’ambientazione all’inizio del nuovo millennio permette inoltre di raccontare il primo impatto sull'in terazione sociale apportato dalla rivoluzione tecnologica, con l’utilizzo di massa di internet e i primi passi dei Social Network, ancora lontani dalla diffusione globale, ma con già presenti le loro potenzialità  positive e negative..

Una parte minore delle ambientazioni degli eventi raccontati nel libro è collocata in luoghi funzionali alla storia, quali la città di Liverpool (riferimento dovuto, visto il titolo del romanzo) o Brescia, sede del “Beatles Day”, il raduno annuale dei fan italiani dei Beatles. Ma la quasi totalità degli eventi si svolge in una città che, anche se non viene detto in modo esplicito, è in modo evidente Torino, identificabile dai numerosi riferimenti sia storici che geografici.

Biografia

Diego Amodio è medico psichiatra.

Negli anni ‘80 ha lavorato come giornalista musicale radiofonico per varie agenzie di informazione musicale, seguendo soprattutto la scena live italiana. Ha parallelamente coltivato la passione per la scrittura, producendo soprattutto opere teatrali (Le onde della sera; Chiedi chi erano i Beatles; Brividi; Maledetto Signore), ma non disdegnando incursioni in campo televisivo (L’inviato speciale, striscia quotidiana di RAI 1).

Con l’inizio del nuovo millennio, si è occupato in modo esclusivo del suo interesse primario, scrivendo esclusivamente per il cinema ed esordendo anche nella regia.  Per citare i lavori più rappresentativi, ha scritto, con Leo Benvenuti e Piero De Bernardi, il film di Piero Chiambretti Ogni lasciato è perso e ha  prodotto e diretto The Beautiful Loser, documentario sulla vita di Gigi Restagno, compianto musicista torinese.  L’ultimo suo prodotto cinematografico è stato il film Alice non lo sa, commedia con Violante Placido, Claudia Pandolfi, Paola Minaccioni, Matilde Gioli, di cui ha curato sceneggiatura e regia. 

In attesa di intraprendere un nuovo progetto cinematografico ha scritto il suo primo romanzo, Chiedi chi erano i Beatles, Argonauta Edizioni, 2024, rielaborando in modo radicale la sua commedia omonima del 1993.

Ultimo aggiornamento: 14 Marzo 2025