Sandra, Nina, Veronica, Celeste: vicine di case, parenti ma soprattutto amiche, affrontano la vita con le loro fragilità e i loro punti di forza, tra piccole conquiste e battute d’arresto, come succede a ognuno di noi. Sandra, dopo aver fatto esperienza come volontaria, ha deciso di diventare un genitore affidatario. Un percorso non facile che la farà scavare a fondo nei suoi sentimenti, specie quando qualcuno dovrà esprimere un giudizio su di lei.
Nina crede di avere la felicità tra le mani, ma la sua vita viene sconvolta di nuovo: Giuliano ha deciso di inseguire i suoi sogni fino a Cambridge. Che ne sarà del loro amore? Dei loro progetti?
Veronica ha iniziato a frequentare Ivan, un ragazzo molto più giovane di lei. Se da una parte la storia può essere lusinghiera, dall’altra i rischi potrebbero essere molti, specie quando è la libertà personale, conquistata a fatica, a essere minata.
Celeste continua a confrontarsi con le proprie paure, con la sua incapacità di riuscire a ritagliarsi un ruolo che non sia quello di figlia, moglie o madre o di riuscire a comprendere cosa voglia veramente dimostrare. Nelle loro storie non sarà difficile riconoscere un pezzetto della propria vita. Lo stile di Laura Barile è avvolgente e familiare, coinvolgente e ricco di sfumature. Riesce a fare presa nel lettore, emozionandolo, parlando di sentimenti autentici attraverso personaggi estremamente vividi.

"Bolle di sapone quando piove" si presta agevolmente a un adattamento cinematografico per diverse ragioni. Innanzitutto la presenza di quattro personaggi femminili ben caratterizzati e di età diverse, ciascuno portatore di uno o più temi di genere in cui è facile immedesimarsi (maternità/aspirazioni lavorative, relazione con un uomo più giovane, percorso di affido come genitore single, desiderio di stabilità affettiva e familiare).

Si potrebbe anche immaginare una miniserie nella quale approfondire in ogni episodio un personaggio e le rispettive tematiche, mentre la narrazione generale procede sullo sfondo.

I dialoghi brillanti e lo stile narrativo portano il lettore dentro la scena e lo rende facilmente sceneggiabile.

Il target di riferimento è un pubblico prevalentemente femminile, giovane e/o adulto, attento alle tematiche sociali, in cerca di intrattenimento ed emozioni in cui potersi immedesimare, romantico, ma consapevole che la vita quasi mai riserva un lieto fine.

Il romanzo, pur essendo sostanzialmente indipendente, costituisce la prosecuzione de "Il forno è ancora tiepido" da cui si può trarre ulteriore materiale per arricchire la trasposizione cinematografica.

Ambientazione - Tempo e luogo

Il romanzo è ambientato quasi integralmente a Torino, salvo alcune scene che si svolgono a Cambridge.
C’è sostanziale equilibrio tra scene che hanno luogo in spazi interni (case, librerie, caffè e la comunità per minori dove prestano attività di volontariato alcuni personaggi) e scene in esterno, che toccano punti diversi della città proprio per offrirne un’immagine sfaccettata e poliedrica che tenga conto delle sue diverse anime.
A far da sfondo a dialoghi e vicende dei personaggi sono, di volta in volta, il fascino senza tempo del lungo Po di fronte al Monte dei Cappuccini, l’eleganza discreta e borghese del quartiere Crocetta, la tranquillità un po’ scomoda della vita di paese della prima cintura, la bellezza di Piazza Castello, l'austerità affollata dei portici di va Roma, le botteghe artigiane del centro e l’umanità variopinta della periferia dove, a saper guardare, sopravvivono indispensabili centri di aggregazione e librerie che sanno fare compagnia ai clienti con un calice di vino o un servizio di ritiro pacchi.
Torino non è la protagonista del romanzo, che avrebbe potuto essere ambientato in qualunque grande città italiana, ma col suo carattere schivo e forse ancora poco consapevole della sua bellezza, regala qualcosa di sé a tutti i personaggi ed è la cornice ideale del loro guardare avanti restando ancorati alle radici.
Siamo ai giorni nostri, sebbene in una contemporaneità precedente la pandemia.
Il tempo della storia copre un arco temporale di un anno, con un particolare focus sui mesi autunnali – che aprono la narrazione – e sul periodo natalizio, per poi accelerare sul segmento primaverile e estivo, che viene in gran parte ricostruito attraverso i ricordi e gli intrecci dialogici dei personaggi.
Vi è poi una chiusura, con un momento significativo per tutti i personaggi, a circa un anno di distanza dai primi fatti narrati.

Biografia

Laura Barile è nata nel 1976 in un paesino in provincia di Cuneo, che ha imparato a rivalutare col tempo. È mamma di due bambini e lavora da vent’anni in una grande fondazione di Torino. Ama le piccole cose quotidiane, i biglietti scritti a mano, i libri che insegnano qualcosa. Con le Edizioni Leima ha pubblicato Il forno è ancora tiepido (2019) e Bolle di sapone quando piove (2021). Il suo profilo Instagram ha più di 21mila followers.

Ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2023