Il viaggio emotivo di Marta, che all’età di 14 anni, affronta una serie di tragedie: la malattia della madre, la morte improvvisa del padre e, infine, la perdita della madre. Nonostante il dolore, Marta trova rifugio nella musica e nella danza, strumenti che le permettono di affrontare le difficoltà della vita e di crescere emotivamente.
Rosso Supermarta ha tutti gli elementi per diventare una storia cinematografica avvincente di genere drama/coming of age, capace di catturare un pubblico teen e young adult (in prevalenza femminile, ma non esclusivamente), in linea con titoli di successo come "The Fault in Our Stars" e la serie di film "Sul più bello". Come in questi esempi, anche Rosso Supermarta affronta temi universali come la crescita emotiva e il processo di guarigione interiore, parlando direttamente alle giovani generazioni che si trovano a fare i conti con la fragilità della vita e l'ineluttabilità del dolore.
Il percorso di Marta, che inizia con la spensieratezza adolescenziale e attraversa le drammatiche esperienze della malattia e della perdita, rappresenta un viaggio emozionale che risuona profondamente con quel pubblico che sta vivendo una fase di transizione e affrontando la propria ricerca di identità. La storia si articola in un arco di 16 anni, dai 14 ai 30, offrendo una prospettiva unica sulla crescita interiore della protagonista, che impara a convivere con il dolore e a trasformarlo in forza.
Il setting piemontese, con la sua suggestiva alternanza tra le colline serene della provincia di Cuneo e il dinamismo di Torino, aggiunge profondità visiva e simbolica alla narrazione. Questi luoghi diventano specchio dell'evoluzione di Marta, creando un paesaggio cinematografico ideale, capace di riflettere le sue emozioni in modo viscerale e poetico.