Angelo e Lidia sanno molte cose per essere due bambini di undici e sette anni. Sanno che c’è un motivo se hanno dovuto cambiare scuola e lasciare i loro compagni di classe. Sanno il significato di alcune parole difficili, come "leggi raziali" o "deportare" e che c’è qualcosa di terribile nell’aria che le loro famiglie non vogliono rivelargli. Ma soprattutto, Angelo e Lidia sanno di essere ebrei. È per questo che una mattina i due cugini si svegliano e non trovano più le loro famiglie: in fuga dalla minaccia nazista, li hanno abbandonati per proteggerli. Costretti a rinunciare perfino ai loro nomi, Angelo e Lidia intraprendono un viaggio tortuoso che li porterà, prima insieme e poi separati, sulle montagne maestose e selvagge a nord del Piemonte, fra vette ghiacciate e valli fiabesche, alla ricerca di un posto dove poter essere se stessi. Con penna leggera come la neve, Sofia Gallo dipinge su carta paesaggi mozzafiato e personaggi indimenticabili, donne rivoluzionarie, uomini coraggiosi e amicizie indelebili. Racconta le ingiustizie della guerra, ma anche il senso di impotenza e il difficile meccanismo del crescere. E parla, con dolcezza e onestà, di tutti gli esclusi, gli emarginati, i diversi.

Il romanzo ha una trama vivace e dinamica, basata sul viaggio continuo dei due protagonisti in fuga: il meccanismo della trama è incalzante e ben si adatta a un'eventuale adattamento. La scrittura dell'autrice, Sofia Gallo, procede per immagini, facili da tradurre dalla pagina scritta allo schermo. I personaggi sono molto ben caratterizzati. Fuga nella neve usa la storia di due semplici bambini come metafora più ampia per parlare della Storia che ha caratterizzato l'Italia in alcuni anni particolarmente bui, mostrando paesaggi tipici e caratteristici e figure storiche emblematiche (i partigiani, i membri della resistenza). Il target è sicuramente generalista, ma in modo particolare si potrebbe rivolgere a un pubblico giovanissimo e Young Adult, scolastico, che attraverso il film potrebbe approfondire un capitolo fondamentale della storia Italiana.

Ambientazione - Tempo e luogo

La maggior parte dell'azione si svolge fra Chivasso e i paesini di montagna della valle di Lanzo. La piccola Lidia si nasconde in un agglomerato di baite sperdute sopra Usseglio, sul fianco di un pendio ombroso dell’alta valle, raggiungibile soltanto a piedi su un sentiero innevato e a tratti ghiacciato. Boschi a perdita d’occhio, coltre di neve segnata soltanto dalle impronte di animali, unico segno di vita il fumo che fuoriesce dai comignoli di baite lontane. La casa di Mildred, che accoglie i due bambini prima della fuga di Antonio, è vicina a un un vecchio vivaio abbandonato sulla collina a monte del paesello. In generale i bambini si trovano spesso a camminare nei boschi innevati, da soli o in gruppo. In particolare Angelo, che cerca di raggiungere Chivasso in una mattina nebbiosa.
La baita che accoglie i ragazzi alla fine del romanzo si trova in Val Ferret, ai piedi del Monte Bianco e delle Grandes Jorasses, in località Planpincieux. Il contesto storico è quello delle leggi raziali antisemite, della resistenza partigiana, della penetrazione tedesca nel nord Italia.

Biografia

Sofia Gallo è nata, vive e lavora a Torino.
Dopo aver insegnato nelle scuole medie e superiori e lavorato in editoria, da alcuni anni è scrittrice a tempo pieno. Ha pubblicato racconti e romanzi per bambini e ragazzi, per le più importanti case editrici italiane, ricevendo numerosi premi letterari.
Grande appassionata di montagna, si è sempre occupata dei temi legati all'intercultura, all'attualità e alle problematiche dei giovani. Per Salani ha pubblicato anche Un'estate in rifugio, 2021, vincitore del "Premio Leggimontagna".

Ultimo aggiornamento: 06 Novembre 2024