In questi nove racconti c'è la vita nelle sue molteplici declinazioni: due amiche che si confidano al tavolo di un bar, la voce narrante di una donna in profonda crisi esistenziale, un felice incontro in treno, un nonno alle prese coi capricci di un nipotino incontentabile e una giovane madre che si porta un peso nel cuore. C'è anche l’amore che sboccia nel bel mezzo di una tragedia e l’amara scoperta di un tradimento.
Proprio come la luce del giorno crea riflessi molto variegati a seconda dell’ora e della stagione, così la vita offre prospettive diverse a seconda delle età.
La fragilità dei personaggi viene messa sotto la lente d’ingrandimento quasi fosse la molla che fa muovere gli ingranaggi interiori, che tramuta il dolore in forza, che quando serve ha la capacità di trasformarsi e adattarsi.
Trattandosi di storie sui sentimenti il segmento di pubblico interessato alla trasposizione filmica è molto vasto. Immergersi nei racconti di Natascia Sgarbossa è compiere un viaggio; ogni storia, infatti, è la tappa di un percorso in cui riconoscersi e del quale imbeversi per potersi emozionare. l'autrice riesce a costruire mondi che si riempiono di tante esistenze, che divengono speciali nella loro quotidianità: attimi di vita, di tante vite, si cristallizzano, creando una tessitura rarefatta di suggestioni filtrate dalla sensibilità della scrittrice che, non a caso, ama conoscere davvero l’altro per trarne, quasi maieuticamente, la parte migliore.