Lorenza Lamasca è una giovane giornalista free-lance. Il suo lavoro la porta a Volvera, vicino a Torino, presso il Palazzotto Juva. Il proprietario è l'architetto Bruno Alberti. Durante l'intervista, visitano la torre annessa alla residenza. Nell'unica stanza c'è il ritratto di una nobildonna la cui somiglianza con la giornalista è scioccante. Lorenza decide di indagare. Si imbatterà nella biografia del giovane pittore francese che, nel 1762, dipinse il quadro e nella storia di Lorenza di Cumiana, bruciata sul rogo nel 1321.
Cosa lega dunque la strega del 1300, la modella di un pittore del 1700 e la giovane giornalista? Chi è veramente l'afascinante e misterioro proprietario della residenza storica alle porte di Volvera? Quali segreti nasconde? Alla fine vincerà la magia nera o l'amore?
Il romanzo alterna gli eventi storici con quelli dei giorni nostri. Molto interessante la caratterizzazione dei personaggi. Lorenza è la giornalista, la strega del Trecento, la modella del Settecento, oltre che la fantomatica donna che compoare negli eventi della battaglia di Marsaglia, ma il racconto non genera mai confusione, passando con disinvoltura e precisione tra una personaggio e l'altro. La storia d'amore tra i protagonisti risulta sensuale e coinvolgente e il genere fantasy, mistery e storico, non escludono la possibilità di affrontare temi e situazioni culturali e sociali di estrema atttualità.