Una vicenda turbinosa che intreccia la feroce aggressione notturna ai danni del magistrato minorile Salvo Malavoglia e della sua compagna in una villetta precollinare di Torino con la rocambolesca ricerca di sette giovani africani scomparsi.
Da un’aggressione notturna che sconvolge la vita del magistrato minorile Malavoglia e della sua compagna, si innesca una spirale di eventi in cui il caso e l’intreccio di rivalse e decisioni imprevedibili non danno spazio a una rinnovata normalità.
A irrompere sulla scena, un uomo impegnato nel rintracciare alcuni ragazzi africani dispersi lungo la Penisola, che Malavoglia decide di seguire in un viaggio che da Nord a Sud rivela un'Italia di contraddizioni.
Il passato e il presente si incrociano, determinano scelte anche drammatiche, che inducono a riconsiderare ogni aspetto dell'esistenza, a scontrarsi con una storia che ritorna implacabile ma non è più invincibile.
Fronte Sud è un romanzo le cui importanti tematiche di fondo, come vendetta, riparazione, responsabilità individuali e collettive, vengono espresse attraverso una narrativa d’azione, con un ritmo incalzante, con storie che si intrecciano, anche imprevedibilmente (come le vicende dei ragazzi etiopi in Italia e di un giovane fascista in Etiopia negli anni 1935-1937), dall'inizio alla fine. L'azione si sposta dal Piemonte alla Calabria, per poi risalire sino a Milano e tornare in Piemonte, alternando grandi centri urbani e piccole località interne o costiere.
Si rivolge a un pubblico generalista, senza distinzioni di fasce d’età per l’attualità delle vicende narrate riguardanti giovani italiani in contesti sociali precari e ragazzi africani le cui sorti, dopo l’arrivo sulle nostre coste, possono essere le più varie. Lo sfondo bellico-coloniale che chiama in causa, anch’esso, l’Italia (“Nel romanzo c’è l’Italia”, ha scritto Paola Cereda in prefazione) e, diversamente, con l’agire della magistratura minorile costituiscono ulteriori elementi di interesse per un'ampia fascia di pubblico.