Una ragazza impiccata a un albero di un parco, il cadavere di un ragazzino a cui sono stati asportati gli organi: un inquietante inizio per il vicequestore Ferrari appena trasferito nella città della Mole per fuggire dai fantasmi di un tragico passato.
168 ore: in questa prima indagine il vicequestore Flavio Ferrari lascia Reggio Emilia per trasferirsi a Torino. Una ragazza morta e una stuprata saranno i suoi primi casi, che gli riporteranno alla mente momenti tragici della sua vita. Accanto a lui la presenza costante di Anita ed Eleonora, le sue due donne.
Amen: gennaio 2020. Il vicequestore Flavio Ferrari è alla sua seconda indagine a Torino. Questa volta dovrà smantellare un traffico di esseri umani che si muove nell’ombra ai margini della città. Una denuncia di scomparsa, un bambino morto e una futura mamma coraggiosa.
Ferrari con i suoi tic, gli occhiali scuri e la sua pipa, insieme a Ciravegna, Fenu, Di Pilla e Mallia, riuscirà a trovare la chiave di volta del caso?
Tra i punti di forza del romanzo vi è soprattutto l’aspetto umano, realistico e complesso, del vicequestore. Un uomo con grossi traumi, che cerca di nascondere dietro grandi occhiali da sole scuri e che si trova catapultato a Torino. Una nuova città, un luogo dove provare a dimenticare, per ricominciare.
Mentre cerca di conoscere la sua squadra e risolvere due casi complicati, egli cerca di ricostruire se stesso.