Blanche, ventisettenne italo-tedesca, grazie a un'agenda trovata in una baita di famiglia, scopre che il suo bisnonno era un chimico nucleare del Terzo Reich. La ragazza vuole scoprire tutta la verità sul conto dell'uomo legata all'Area K - citata nell'agenda - dove sono anche elencati sette nomi, determinanti per la sua indagine. Con il fratello Mark e un ex agente della CIA, si mette sulle tracce del Quarto Reich. Tra situazioni e incontri pericolosi i tre trovano in un rifugio a Bariloche un documento decriptato dalla macchina Enigma, in cui si parla di un'Aquila d'Oro contenente un timer regolato al 20 aprile 2023 che farà detonare un ordigno di antimateria sugli Stati Uniti. L'indagine di Blanche si trasformerà presto in qualcosa di proporzioni inimmaginabili.
Rivolto a spettatori dai quattordici anni in su, appassionati di storia e di romanzi e film d’avventura in cui sia centrale la suspense.
Tradurre l’opera in una sceneggiatura è molto semplice, essendo essa stata in origine concepita proprio come una sceneggiatura (prassi tipica dell’autrice, che adatta le proprie sceneggiature a romanzi): la narrazione è composta prevalentemente dai dialoghi.
Tutta la parte storica del romanzo, di là dall’ucronia, è veritiera, ben documentata e facilmente riscontrabile.
La struttura del racconto è lineare e prevede una parte interamente dedicata alle interviste ai personaggi (inchiesta sull’Area K) e una parte dedicata alla ricerca e al ritrovamento dell’Area K.
Il romanzo, di genere ucronico, risponde alla domanda: “E se Hitler non si fosse suicidato nel bunker di Berlino?"
La maggior parte delle ambientazioni sono costituite da interni. Gli esterni, nel romanzo riferiti a Bariloche, possono essere adattati in qualunque località boschiva e lacustre.