Centoquaranta anni prima delle vicende narrate, Kefa, un uomo saggio, fugge dalla Guerra delle razze e giunge sull'isola di Elaia con diecimila coloni. Kefa strutturerà la società a partire dai suoi scritti, "L'uomo unico" e "L'uomo divino", nei quali sostiene la divinità del popolo dell’isola, affidando il governo ai Decani e alle Decane e l'ordine ai Custodi dell’integrità dell’uomo divino. Agli abitanti dell’isola è proibito amare un proprio simile, perché ognuno è una divinità. Le vicende ruotano attorno ad Eleuteria, ragazza di 17 anni, che compie il rito iniziatico attraverso il quale i Decani decideranno dove vivrà e quale sarà il suo lavoro. Per la sua educazione viene affidata al Precettore Hector, un ragazzo rigido che aspira a diventare Custode. Subito dopo il rito iniziatico, la vecchia Maestra Athanasia consegna ad Eleuteria un manoscritto ritenuto perso e considerato proibito. Grazie al manoscritto e sotto la guida di alcuni dissidenti, Eleuteria si ribellerà al potere costituito. Il mondo chiuso dell’isola non accetta il dissenso e in particolare Basileo, capo dei Decani, farà di tutto per reprimere la ribellione, tradendo addirittura i principi di Kefa. Il romanzo termina il giorno dell’esecuzione pubblica di Eleuteria e di Paulos, il ragazzo di cui lei si è innamorata.
Il romanzo presenta due livelli di lettura: il primo, che rimane in superficie, è l’avventura in senso stretto, nella quale il lettore si identifica nei protagonisti, si emoziona di fronte alle loro scelte e fa il tifo per un riscatto finale; il secondo, più profondo, porta il lettore a riflettere su temi importanti come la libertà, il principio di autodeterminazione, la forza delle relazioni, il desiderio di autorealizzazione e la forza di credere nei propri ideali.
“La stirpe di Kefa” potrebbe essere la naturale evoluzione della nostra società, che tende a spersonalizzare l’individuo, esaltando il soggettivismo: i social sono la vetrina di coloro che in qualche modo si ritengono pari a Dio.
L’isola sulla quale avvengono le vicende ha un'ambientazione simil greco-romana.
Il finale aperto e tragico allo stesso tempo ha come obiettivo spingere il lettore (e quindi l’eventuale spettatore) a riflettere su quali siano i veri valori da sostenere nella propria vita. Il ritmo del romanzo è dinamico, ricco di colpi di scena e di avventurose battaglie.
A seconda del taglio che si vuole dare alle riprese, il pubblico a cui si rivolge è un pubblico adulto, ma anche giovane o adolescente.