Questa è la storia di un mondo isterico e ultraviolento, impaziente e tossico, che vive assieme la tragedia dei suoi ultimi giorni e il trionfo del suo desiderio di vita. È il racconto della realtà per come appare al di là dei nostri filtri. La voce che ci accompagna all’interno di questo gorgo terribile ed esilarante è quella del tuttofare Roberto, trentenne senza ambizioni e senza soldi, creatura crudele e ingenua, «uomo in affitto», che si procaccia sempre lavori mal pagati, finendo dentro le situazioni più assurde: fare il Personal Shopper Assistant e l’Official Emotions Manager di un’influencer che decide di sposare se stessa; guardare i video di una chef che, dopo anni di violenze subite, sevizia il marito in diretta Instagram; smaltire i rifiuti da laboratorio di una scienziata che costruisce una faccia artificiale per essere identica alla sua amica del cuore; fare psicanalisi con un’intelligenza artificiale; orbitare tra webstars rifatte, che scelgono di infilare una mano in un frullatore in diretta-live quando non sanno più come intrattenere i propri followers. Testimone di un universo pazzo ed esasperato, che rifiuta ogni regola e ogni morale, Roberto racconta in queste pagine la sua quotidianità surreale, tratteggiando allo stesso tempo la propria incapacità di trovare il proprio posto nel mondo e la tanto temuta – per alcuni, sperata – autoestinzione del genere umano. Queste pagine sono un tentativo di lasciare sul pianeta un’ultima traccia di ciò che siamo stati, prima di dissolverci nel nulla.

“[…] tutto il libro è un profluvio di sorprese e trovate, una centrifuga impazzita che ci pone in continuazione il problema della realtà”, scrive Stefano Friani in un articolo per "il manifesto". Sulla scia del realismo sporco di Ellis, Welsh, Palahniuk, la penna dell’autrice pone un focus ironico e amaro sulle assurdità del presente. Lo fa, sì, come una scrittrice; ma lo fa anche come una sceneggiatrice, portando avanti la storia per immagini, e come un’autrice televisiva, sfruttando un ipnotico flusso di beat di scena, per tenere alta l’attenzione del lettore.
Proprio per questi motivi il libro si presta a un adattamento cinematografico. 
La struttura è quella del romanzo di racconti: venti capitoli uniti da grande coerenza tematica e da un antieroe narrante. I personaggi e le loro storie possono farsi lungometraggio (come "Holy Motors", in cui Leos Carax ci invita ad assistere a una giornata dell'esistenza di Monsieur Oscar) o singoli episodi di una miniserie (un "Black Mirror" made in Italy, in cui emergono tematiche più che mai attuali - come il precariato, l'uso distorto dei social, l'ossessione per la forma fisica, l'ossessione per la performance, la fama a ogni costo, lo smarrimento individuale).
Proprio per i temi trattati e per i riferimenti pop, nonché per i dialoghi realistici e umoristici, il linguaggio fluido e caustico, la narrazione tragicomica e frenetica, l’audience design si definisce in particolare su un target giovane e maturo (18-40): Millennials e Gen. Z. 

Ambientazione - Tempo e luogo

In questo libro, manifesto dell’oggi, viene descritta una società che cresce tra un rimando alla cultura pop dei media (“Bim Bum Bam”, che ne è anche onomatopea esplosiva) e la pazzia quotidiana (“Ketamina”, che ne è anche sedativo). Un melting pot che rispecchia il contemporaneo, in cui tutto è apparenza: la vita in tv o mediata dai social è effimera, esiste solo nei non luoghi dell’etere. 
Ma le storie di Bim Bum Bam Ketamina si compiono in luoghi che esistono davvero e che ospitano le vicende folli dei personaggi. Sono luoghi pubblici o privati, piazze o cucine, set cinematografici o presidi ospedalieri, ristoranti o carceri, sparsi in tutta Italia: Roma, Milano, Bologna, Cernusco sul Naviglio, Senigallia, Firenze.
Il centro nevralgico è Torino, dove la fittizia storia di Roberto nasce dai veri volantini dell’Uomo in Affitto, che è possibile vedere affissi ovunque. Da una prima location, un appartamento in cui Roberto guarda la tv, ci si sposta dalle sedi della Rai, in via Giuseppe Verdi e in via Cavalli, al parco del Valentino, alle colline sopra il Po. Potenzialmente tutta la città è esplorabile in lungo e in largo, dato che un capitolo intero è dedicato all’avventura di Roberto, come rider.
Viene coinvolta anche la provincia. A Settimo Torinese è nata Janet, l’influencer di adozione lombarda che si taglia una mano; in un McDonald’s di Beinasco lavora Teo Teocoli, l’uomo delle patatine con il nome di unfamoso comico.

Biografia

Claudia Grande è nata a Chieti nel 1990. Ha lavorato presso lo studio legale internazionale Gianni & Origoni. Ha superato l'Esame di Stato per l'abilitazione alla professione forense e ha conseguito un master in Storytelling & Performing Arts. Oggi lavora in Rai Pubblicità, a Torino, come copywriter e content creator. Nel 2022 è stata tra i selezionati di La Bottega della Sceneggiatura, iniziativa per soggetti di serie, istituita dal Premio Solinas in collaborazione con Netflix. I suoi racconti sono stati pubblicati su riviste letterarie cartacee e digitali. Bim Bum Bam Ketamina, Il Saggiatore, 2023, è il suo romanzo d’esordio

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Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio 2024