Può sembrare una storia comune, di immigrazione e di crescita sociale, ma non lo è.
È la storia della crescita di una donna e della sua famiglia, del confronto con la società industriale, produttiva, politica, sindacale e sociale che stimola il cambiamento nella donna e nella famiglia stessa, tale da stravolgerne le esistenze.
È la storia del contrasto e della guerra all’interno della coppia, di chi ne esce sconfitto e caparbiamente non molla mai, anche se, talvolta, è difficile rialzarsi e del vincitore che si bea del proprio trionfo, per poi ritrovarsi con un pugno di mosche.
È una storia d’amore, pieno e completo, di una madre verso i propri figli e verso se stessa, di una donna che pretende il diritto di amare e di essere amata.
È una storia di consapevolezza, del proprio ruolo all’interno della famiglia e della società, della crescita culturale e anche fisica.
Ed è una bellissima storia di vita vissuta con il sorriso sulle labbra, perché anche nei momenti più bui e tristi, c’è sempre un lato comico, disincantato, da cui ripartire.
Il ritmo della storia è incalzante; la narrazione si fonda sulla presa di coscienza di una donna e sulla sua lotta per conquistare un suo spazio, nella società e nella famiglia; la storia del femminismo a Torino vista con gli occhi della protagonista e attraverso lo sguardo ingenuo, ma attento di un bimbo prima e di un adolescente poi, costretto a diventare grande in fretta, con il disincanto tipico dei ragazzi; le lotte degli operai e degli studenti, la vita della fabbrica vista dall’interno, lo sguardo su coloro che a prima vista potrebbero sembrare gli emarginati dalla società, ma sono i protagonisti nella solidarietà e nella crescita.
Il target principale è senz’altro quello della generazione dei boomers, che ha vissuto gli anni ’70 e ’80; delle donne, di qualsiasi età, che tutt’ora lottano per conquistare un proprio posto nella società; di tutti coloro che ancora oggi si trovano nella necessità di emigrare, per migliorare e migliorarsi, scontrandosi con realtà diverse, subendole o affrontandole.
La colonna sonora è già dettata, la musica è presente in ogni parte della storia, sia come sfondo, sia come protagonista della scena; come un un tappeto musicale, che ti prende per mano e ti svela lentamente la storia.