Massimo Maria Tucci è nato nel 1953. Dopo gli studi classici si appassiona a letteratura e filosofia, ma si iscrive a giurisprudenza: una decisione che rende molto felici i genitori che vogliono sottrarlo a un futuro di indigenza, ma molto meno lui. Per mantenersi agli studi scrive per alcuni giornali locali fino a diventare caporedattore di una testata di provincia e inizia a collaborare con la prima televisione privata italiana: avventura che lo accomuna a personaggi dell’epoca come Enzo Tortora da poco scarcerato e a Bruno Lauzi, ma che si conclude in Questura, quando la polizia postale chiude l’emittente per violazione del monopolio statale sulla tv.
I suoi articoli di cronaca attraggono l’attenzione di un grande giornalista dell’epoca come Indro Montanelli, che lo invita a "Il Giornale" per una eventuale collaborazione. Purtroppo quegli stessi articoli per un certo periodo lo costringeranno a vivere sotto scorta.
Conseguita la laurea a pieni voti all'Università di Torino arriva con essa la proposta di seguire la carriera universitaria. Dopo alcune notti insonni per l’incertezza fra la carriera accademica e quella giornalistica, con un Maestro come Montanelli, decide per la seconda volta di voltare le spalle alle sue passioni e opta per l’Università e la professione di avvocato.
Come avvocato si afferma nel settore della moda, divenendo uno dei professionisti più stimati e ricercati. Come risultato ne ricava tanti soldi che lascia quasi tutti alla prima moglie al momento del divorzio e una buona dose di insoddisfazione, per una professione che non ama. Come legale però viaggia in tutto il mondo ricavando esperienze, che poi si ritroveranno nei suoi libri. Nell’Albania post comunista rischia la vita in una sommossa, in Messico si interessa a lui un narcotrafficante di successo che non aveva gradito le attenzioni che aveva rivolto alla sua fidanzata. Tra un viaggio e l’altro, tra un contratto tra multinazionali e una transazione, Tucci trova il tempo di sposarsi una seconda volta e, finalmente, di scrivere, firmando numerose monografie e articoli scientifici. Il noir metropolitano ambientato a Torino La porta dell’inferno, Albatros Il Filo, 2023, è uno di una tetralogia, con protagonista Arnaldo Bertini. Un personaggio, Bertini, che fa l’avvocato, un mestiere che non ama, ma che lo porta immancabilmente ad affrontare situazioni che non ha cercato e che non sa gestire ma che, in una partita fortunata con il Caso, lo portano a risolvere altrettanto immancabilmente delitti in apparenza misteriosi.