Devono lasciare il luogo natio. Fuggono da guerra, miseria, fame. Superano catene montuose, attraversano mari. Vogliono sopravvivere. Sono tortore e s’insediano in quello che a loro sembra un Eden, una cittadina di nome Livellate. Gli abitanti sono pacifici, è vero, ma quando si sentono invasi tutto può cambiare. La presenza sempre più numerosa delle tortore viene vissuta come una minaccia alla quale bisogna reagire con ogni mezzo, a difesa del proprio territorio e della propria presunta civiltà. Le strategie adottate provocano vittime alate e umane, in un gioco al massacro che contraddice proprio i valori tanto conclamati. L’ipocrisia della politica apre le porte agli odiatori di professione, manovrati da chi vuole dominare. A Livellate c’è bisogno di umanità.
Una scrittura agile, leggera e divertente, metafora di una tragedia storica.
Il target è mainstream. La trasposizione filmica può anche prevedere l’utilizzo di tecniche miste, animazione e/o computer grafica, per le scene che riguardano gli animali.