Una ragazza fatta a pezzi, un pensionato dal cuore strappato. In una Torino blindata dal Coronavirus, il colonnello Sodano deve affrontare la mafia nigeriana.
Carne mangia carne è un thriller metropolitano dal respiro cinematografico: incisivo nelle scene, avvincente nell’ambientazione nella periferia di una grande città, vivido e realistico nel linguaggio, senza filtri. Il protagonista, il tenente colonnello dei carabinieri Gabriele Sodano, è un irregolare distaccato alla Dia per quieto vivere dei suoi superiori. Ama il rock e il blues classici, ha dei trascorsi controversi e si circonda di collaboratori borderline. Tutti conoscono Gomorra e Suburra, quella che pochi conoscono invece è la Torino nera, dove si muove una criminalità non abbastanza nota ed è questa la forza di Sodano, rispetto ad altri investigatori, affrontare pericoli reali celati nelle profondità della società. Com’è, in effetti, la mafia nigeriana, balzata alla ribalta delle cronache, però mai raccontata in un film o in serie TV: con i suoi riti, la sua violenza e il suo potere finanziario e politico è un soggetto eccellente per drammatizzazioni di sicura presa sul pubblico.