Agnese è un'adolescente che dialoga nel suo intimo con la sua ombra e si racconta. La sua grande amplificazione emotiva, che le provoca una percezione di diversità e non solo, è parte del suo cammino quotidiano dall'infanzia all'adolescenza. Non è una nuova favole di Peter pan alla ricerca della propria ombra, ma un percorso nel quale l'ombra, osservata e illuminata, si trasforma in un tesoro prezioso. Alla fine del suo racconto vorremmo tutti fare, o aver fatto, un cammino simile nella vita, per illuminare le nostre ombre e poter fuori il meglio di noi.
La biografia di una ragazza Asperger è un potente strumento narrativo capace di svelare, proprio come è accaduto per il romanzo "Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte", di Mark Haddon, un aspetto dello spettro autistico ancora misterioso, spesso descritto come mascherato o cammuffato. Col termine "camuffamento" si intende il tantativo di copiare comportamenti complessi e/o mascherare alcuni tratti della propria personalità, con una funzione adattativa che promuove un adeguamento a specifiche esigenze ambientali, motivo per cui tale fenomeno si verifica comunemente nelle situazioni di tipo sociale, per fronteggiare le richieste provenienti da ambienti formali come scuola e lavoro. Sebbene tale effetto sia definibile in differenti modi è opportuno distinguerlo dai processi imitativi osservati nei bambini con sviluppo tipico, che utilizzano tale strategia per apprendere abilità sociali dall'ambiente e dagli altri; al contrario, le bambine Asperger utilizzano l'imitazione sociale per camuffare i propri sintomi al fine di essere accettati dai propri pari e per avere la possibilità di partecipare a situazioni di tipo interattivo. Una delle principali cause di questo complesso meccanismo sembrerebbe correlata alle aspettative sociali, poiché spesso le donne Aspy sono chiamate a sostenere una maggiore pressione sociale, dovuta al fatto che ci si aspetta da loro che nascondano i loro tratti autistici se tali si possono definire e soddisfino le aspettative della società in base al proprio loro ruolo di genere, dimenticando spesso l'enorme difficoltà ascrivibile alle caratteristiche del funzionamento autistico (scarsa comprensione delle regole sottese alle relazioni sociali, forte aderenza e rigidità rispetto alle aspettative sociali di genere, gravi difficoltà nelle capacità socio-comunicative), che ostacolano la loro capacità di interpretare e sperimentare adeguatamente la vita sociale.