“Chi ha polvere spara” è un antico modo di dire. Un invito a mettere la propria pelle in gioco, a mostrare ciò che si è, a realizzare cià che si desidera. Pancrazio Chiruzzi, detto Pan, nasce in un paese della Basilicata e cresce tra i vicoli, il mare, e i fuochi d’artificio. La sua vita cambia radicalmente quando è costretto a emigrare a Torino, dove si scontra con l’odio e le discriminazioni riservate agli immigrati meridionali in quegli anni. La sua rabbia cresce per le condizioni di lavoro disumane in fabbrica e si concretizza, infine, con la decisione di puntare sul crimine. Insieme a un gruppo di coetanei impara che il colpo perfetto è quello in cui non si spara mai e lo si può fare solo con amici veri, pronti a mettere sul tavolo la propria vita pur di difendere quella dei compagni. Sfidando la legge, Pan diventerà un rapinatore professionista, mettendo a segno colpi sensazionali in Italia e all’estero, ma quando l’amicizia, la morte, il carcere e il grande amore si intrecceranno, il destino lo metterà di fronte alle conseguenze delle proprie scelte.

Pancrazio Chiruzzi, detto Pan, è un giovane che dalla Basilicata emigra a Torino. Affronta discriminazioni e sfruttamento e all fine diventa un rapinatore di banche, seppur con una sua etica particolare. Il romanzo esplora temi universali quali la ricerca dell'identità e della libertà, l'appartenenza, l'amicizia, l'amore, la morte, la redenzione, la lotta contro le ingiustizie. Tutti temi che offrono spunti di riflessione e coinvolgono un pubblico eterogeneo. Il contesto storico è quello degli anni '60 e '70: il tema dell'emigrazione, e delle sue conseguenze culturali e sociali, seppur oggi diverso da quello dell'epoca, è comunque un tema attuale.
La trama del romanzo, con il suo passaggio da piccoli borghi a contesti urbani delle grandi città, fino ai circuiti penitenziari offre una varietà di ambientazioni. Scene di rapine, fughe dalla polizia, momenti adrenalinici di azione, possono offrire sequenze cinematografiche spettacolari.
La complessità delle dinamiche familiari, l'amicizia, i rapporti intergenerazionali, l'amore tra Pan e Nadia aggiungono ulteriore interesse alla trama e offrono l'opportunità di esplorare l'interioriorità dei personaggi e le loro scelte.

Ambientazione - Tempo e luogo

Il romanzo si apre in Basilicata, con il protagonista, Pan, che vive in un tipico paese del sud. Da qui il racconto si sposta a Torino, città industriale in rapida trasformazione durante gli anni Sessanta. Il passaggio dalla tranquillità dei borghi meridionali all'effervescenza della metropoli offre un contrasto affascinante. La Basilicata rappresenta un'atmosfera autentica e radicata nella tradizione, con i suoi paesaggi bucolici e l'influenza delle dinamiche familiari e comunitarie. Torino, invece, è il simbolo della modernità e del cambiamento sociale, dove Pan si confronta però con le discriminazioni e lo sfruttamento.
Gli eventi e i mutamenti sociali degli anni '60 e '70 in Italia, come l'emigrazione e i movimenti operai di protesta, forniscono uno sfondo storico molto particolare e sempre interssante.
Oltre alla Basilicata e al Piemonte la storia ci porta anche in altri luoghi come il paese immaginario di Porto Santa Venere, una piccola località della Riviera Ligure, che diventa una sorta di rifugio estivo per i protagonisti.
L'ambientazione si estende anche ai contesti carcerari, come il carcere "Le Nuove" di Torino e l'Asinara, dove vengono messe in luce le dinamiche e le sfide della vita dietro le sbarre.

Biografia

Donato Montesano è nato a Tricarico (Matera) nel 1991. Insegna in una scuola superiore. Dal 2012 partecipa a numerosi concorsi letterari, risultando finalista e vincitore di diversi premi regionali, tra cui “Nuova Scrittura Attiva”, “Una fiaba per Rapone”, “La Bella Narrazione” e nazionali quali “Racconti Senza Fissa Dimora” e il “Premio Fogazzaro”. Nello stesso periodo prende parte a diversi tour del maestro Antonio Infantino, leggendo estratti dei suoi racconti durante i concerti. La sua raccolta di racconti I grandi scrittori non mangiano, esordio letterario, è tra i vincitori del premio “Giovane Holden” come migliore opera inedita.  Dopo la pubblicazione con Eretica Edizioni, nel 2017, il libro è candidato al Premio Carlo Levi, al Premio John Fante e al Premio Campiello 2018, riceve il Premio Roubiklon 2019 e la menzione speciale per il Premio Mazara Opera Prima.

Chi ha polvere spara, Eretica Edizioni, 2023, è il suo primo romanzo.

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Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2024