Padre Enrique Maria de Castillo viene richiamato a Roma. Troppo spesso il suo approccio è quello agnostico del ricercatore e non quello dell'uomo di fede. Il suo esilio forzato lo porta a far visita al libraio Elia Ponticelli, che gli propone l'acquisto di un antico libello che narra le gesta di Bonifacio Bardi, nobile cavaliere giunto in Terrasanta al seguito della IV Crociata.
Pagina dopo pagina il prete inizia a sospettare che il resoconto non sia opera di fantasia. Enrique e il lettore procedono di pari passo nella lettura del diario di Bonifacio e nella sua ricerca di un'antica reliquia dall'enorme potere, tra le vestigia di una Roma esoterica e misteriosa, facendo la conoscenza di Massimo e Dante, suoi compagni di ventura e scoprendo alcune morti misteriose legate alla presenza dei Cavalieri Neri, creature soprannaturali che personificano i vizi capitali.
Quando Ponticelli viene ucciso Enrique non può fare altro che fuggire. Si reca allora da Laura, con la quale in passato ha avuto un rapporto intenso e sarà proprio lei a indicargli il luogo dell'ultimo indizio.
Enrique contatta il cardinale Marchi, suo mecenate, in cerca di aiuto, ma ben presto scoprirà che proprio Marchi è a capo della Confraternita che ha segnato la fine di Bonifacio.
Enrique deciderà di non tradire il volere del cavaliere e getta il libro nel Tevere, consapevole che dovrà nascondersi come un fuggiasco. Quando la vicenda sembra ormai conclusa, un anonimo impiegato sistema un oggetto in un archivio bunker. È una croce, la stessa raffigurata nel diario e portata al collo da Bonifacio, in cui Massimo ha nascosto la chiave per aprire l'Arca dell'Alleanza. I Cavalieri Neri si risvegleranno nuovamente!
La vicenda di Bonifacio e dei suoi compagni ha inizio in Terrasanta, durante la quarta crociata e parte dal ritrovamento di un antico manufatto nascosto nelle dune del deserto. La narrazione si intreccia, poi, con la figura di un sacerdote spagnolo, Padre Enrique, studioso di libri antichi e opere d'arte che vive una forte contrapposizione tra la fede dogmatica e l'incessante ricerca razionale di risposte.
"L'Ultima Reliquia" ha tutte le caratteristiche dei testi appartenenti al filone fanta-storico e l'alone di mistero e curiosità che possono suscitare, oltre a una vena più intimista: tutta l'opera è attraversata infatti da un profondo senso di religiosità che si interseca con la continua battaglia tra bene e male, condotta da ogni individuo fuori e dentro di sè.
Il riferimento immediato è narrazioni come Il Codice Da Vinci, dove la ricerca si intreccia all'avventura e alla pseudo-ricostruzione storica.