Totò, 17 anni, una madre parrucchiera e un padre scomparso nel nulla, ama la poesia, è curioso e vive con consapevolezza la propria omosessualità. Entra in un cinema porno con il proposito di trovare un cliente e
adocchia la preda: un signore elegante con l’aria facoltosa, con cui stringe amicizia. Si tratta del conte
Tommaso Tratti di Valprina, dotato di Jaguar e villa in collina, sposato a Francesca Turchinetti, ricca
imprenditrice e con una figlia, Nina Maria, di 5 anni.
A partire da questo incontro Totò si troverà coinvolto in una storia di rapimento - della piccola Nina Maria - a scopo di estorsione ai danni dei Tratti di Valprina, architettata dalla coppia Paolo e Martina nei ruoli di seduttore di Francesca l’uno e adescatrice di Tommaso l’altra, ma con la complicazione che Tommaso – a cui Totò ha aperto gli occhi sulle sue reali inclinazioni sessuali - in realtà si è innamorato di Paolo e frequenta Martina con il solo scopo di conquistarne in realtà il marito, il quale è costretto a stare al gioco pur di portare a termine l'impresa criminale.
In questo intreccio - già complesso - giocheranno un ruolo anche l'improbabile coppia di vicini di Totò, Beppe e Teresa Pinardi, lui ex operaio reazionario frustrato e aspirante politico, lei collega operaia e casalinga esemplare, almeno all'apparenza.
Sarà infine proprio Totò, che casualmente ha ascoltato una conversazione che non doveva, a scoprire dov’è rinchiusa la bimba e ad andare a riprenderla per riportarla finalmente a casa.

Una trama ben congegnata che tiene il lettore incollato alla pagina fino alla fine; una commedia noir che
alterna durezza e ironia e che fa pensare a "Tutti pazzi per Mary", "Scusate il ritardo", "Il grande Lebowski", "Grand Hotel Budapest", ma anche alle commedie di Almodóvar.
Dialoghi efficaci e brillanti, pronti per una trasposizione audiovisiva per il loro taglio decisamente
cinematografico, come del resto l'intera vicenda narrata.

Ambientazione - Tempo e luogo

La storia è ambientata ai giorni nostri a Torino: Piazza Vittorio; i caffè della Gran Madre; la collina con le ville dei ricchi; il Parco della Rimembranza.

Una Torino che cambia e si adatta a seconda di dove si abita e di chi si frequenta e pertanto o la si subisce
o la si conquista.

Biografia

Rosa Mogliasso si laurea in Storia e Critica del cinema ed esordisce nella scrittura con il giallo ironico L’assassino qualcosa lascia, 2009, Salani (Premio Selezione Bancarella).

Seguono L’amore si nutre di amore, 2011 (finalista Premio Scerbanenco), La felicità è un muscolo volontario, 2012 e Chi bacia e chi viene baciato, 2014, tutti con protagonista la commissaria della Questura di Torino Barbara Gillo e editi da Salani.

il romanzo Bella era bella, morta era morta, NN Editore, 2015, è finalista Prix meilleur Polar Points selection 2018 e Prix Paul Valéry 2021.

Sempre per Salani, pubblica 1791 Mozart e il violino di Lucifero, 2018, scritto con Davide Livermore e L'irresistibile simmetria della vendetta, 2021.

Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio 2024