Joshua è un ragazzo introverso e insicuro. Ha amici grazie ai quali si sta riprendendo dall'ultima delusione amorosa e un lavoro per il quale è portato ma nel quale non viene affatto valorizzato.
Conduce un'esistenza normale, sebbene faccia fatica a trovare il proprio posto nel mondo. Poi una sera, come un lampo, Marta irrompe nella sua vita. I loro occhi si incrociano e lui rimane folgorato. Dopo averla persa di vista quella sera, Josh la incontra nuovamente qualche giorno dopo e stavolta non se la lascia scappare. Iniziano a parlare e fin da subito appaiano in sintonia. Per lui è come vivere un continuo dejà vù, come se la conoscesse già, da sempre.
Cominciano ad uscire insieme e si innamorano perdutamente; le cose procedono velocemente, vanno a vivere insieme e nel giro di un anno si sposano. Con l'arrivo di Marta nella sua vita, ogni pezzo per Joshua sembra andare al proprio posto. Anche nell' agenzia pubblicitaria dove lavora, e dove era sempre stato trattato alla stregua di uno stagista, i capi si accorgono finalmente del suo talento. Tutto sembra andare per il verso giusto, finché qualcosa cambia. Marta pian piano diventa sempre più scostante, passa sempre più tempo fuori casa, non si lascia più nemmeno sfiorare. Non c'è più traccia della donna innamorata. Josh non capisce, lui la ama come fosse il primo giorno.
Un giorno Joshua riceve una telefonata del padre che gli dice che sua madre è morta. La madre era malata da due anni, ma non avevano voluto dirgli nulla. Marta, da parte sua, è incapace anche di mostrare empatia per quella perdita e Josh continua a non spiegarsi la sua freddezza. Poi una sera capisce: vede sua moglie baciare un collega in macchina e il mondo gli crolla addosso. In poco tempo ha perso tutto ciò che per lui contava: sua madre e la donna che ama. Tutto ciò lo porta a uno stato di profondo sconforto e solitudine, che presto lo porterà a perdere anche il lavoro. Josh entra in un tunnel di dolore da cui non riesce ad emergere, nonostante la vicinanza degli amici. Una notte, dopo aver rubato una pistola dell'anziano vicino di casa, si spara un colpo in testa togliendosi la vita. Il protagonista si ritrova catapultato in un limbo, il suo interlocutore è un gatto a cui racconta cosa sia accaduto fin lì. Guardandosi attorno realizza di trovarsi in un luogo oscuro, putrido, infernale. Un uomo misterioso gli fa da guida. Josh lo segue per vicoli oscuri e boschi tenebrosi mentre nota che il numero 106 continua a comparire. Intanto vede flashback distorti della sua vita: giorni felici vissuti con Marta, sua madre che lo consola da bambino. Quando la sua misteriosa guida gli comunica di essere giunti a destinazione, Josh scopre finalmente la ragione di quel viaggio. È lì per guardare un film, il film della vita che avrebbe potuto avere se non si fosse ucciso. Non può rifiutarsi di guardare, in quel mondo misterioso nessuno ha le palpebre, nessuno può chiudere gli occhi. Cominciano così a scorrergli davanti le immagini di uno Josh sconsolato che infine ripone la pistola e decide di farsi forza; con fatica si rimette in piedi e torna lentamente alla vita. Una nuova occasione lavorativa, come gestore di un locale, e infine anche un nuovo amore, Greta, donna meravigliosa con la quale mette al mondo una bellissima bambina che porterà il nome di sua madre. Josh però non è morto sul colpo. Il proiettile l'ha trapassato senza ucciderlo. Da sei mesi si trova nella stanza 106 dell'ospedale. Due infermiere, sono intente a parlare tra loro, quando si rendono conto che il ragazzo ha finalmente riaperto gli occhi.
Nel testo troviamo molti contrasti: amore e odio, violenza e delicatezza, luce e buio, vita e morte.
Anche il titolo (un teorema matematico), se vogliamo, rappresenta quasi un ossimoro. I punti di forza della storia sono diversi. Innanzitutto il protagonista. Difficile non empatizzare con lui: rappresenta il classico " loser", insicuro, inadatto, impalpabile. La capacità di mescolare i generi: Romance, ma anche fantasy e un po di noir. La struttura del testo ricalca perfettamente il titolo: la prima parte è più armoniosa; nella seconda, invece, tutto cambia: l'ambientazione, l'atmosfera, il linguaggio.
Per i temi tratta (il dolore per la perdita, la difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo, l'insicurezza che spesso ci accompagna) il target di riferimento possa essere piuttosto variegato ed eterogeneo.
I riferimenti audiovisivi o letterari vanno dalla "Divina Commedia" a "The last of us" (il viaggio fatto dal protagonista in un mondo cupo e privo di vita); volendo si possono scorgere richiami a "Arancia meccanica" (il protagonista costretto a guardare il film della propria vita) e c'è una scena molto simile a un videoclip iconico come "Karma Police" dei Radiohead (il protagonista è a bordo di un'auto e insegue una donna che scappa). Infine, nel testo, sono riportati numerosi brani musicali che creano una sorta di ideale colonna sonora (Nirvana, Depeche Mode, Guns N' Roses, Foo Fighter, Elmore James, Vasco Rossi, Simon e Gurfunkel e i Doors).