Un giallo ambientato alla fine dell'Ottocento a Torino, che racconta le contraddizioni di una società in fermento e le gabbie, materiali e mentali, che condizionano inevitabilmente sia le scelte individuali, sia quelle collettive.

Torino, 1879. L'Accademia delle Scienze decide di attribuire un premio a Darwin per i suoi studi di botanica, ma l'ambiente scientifico è fortemente diviso tra sostenitori e detrattori della sua teoria evoluzionista. Nel Museo di Scienze Naturali vive e lavora Stefano, nipote quindicenne del direttore. Un ragazzo intelligente, ma anche maniacale e abitudinario. Il matto, lo chiamano. In fondo ha trascorso molti anni nella Certosa di Collegno, il Regio Manicomio, una delle più grandi strutture psichiatriche d'Italia. Quando nel museo vengono ritrovati i cadaveri di uno scienziato e di un gorilla, sarà proprio Stefano, grazie alle sue doti percettive peculiari, ad offrire una svolta decisiva alle indagini.

Guido Quarzo e Anna Vivarelli accompagnano il lettore nella Torino del XIX secolo, ne tracciano la complessità, tra pulsioni innovative e reazionarie e ne esplicitano le tante gabbie in cui è rinchiusa. Gabbie materiali, come i confini di un manicomio, ma anche quelle più subdole e impercettibili come le convenzioni e le etichette culturali e sociali. Una società. quella dell'epoca, impreparata ad accogliere le scoperte della scienza quanto le rivendicazioni e le lotte per l'emancipazione civile e femminile.

Questo libro si presta perfettamente a un adattamento cinematografico o televisivo. 

Innanzitutto è un giallo, uno dei generi di maggior successo. Un giallo ambientato in un preciso contesto storico, che richiama quelle ambientazioni classiche tanto amate dagli spettatori: "Poirot", "Peaky Blinders", "L’alienista", "Ripper Street", "Miss Fisher" e, ovviamente, "Sherlock Holmes". Si pensi al recente successo di "Enola Holmes". 

Gabbie ha un’ambientazione molto ben connotata e magistralmente descritta. Ci sono molti riferimenti a luoghi reali e tutt’oggi visitabili. È noto, d’altra parte, lo dimostrano moltissime produzioni cinematografiche anche recenti, quanto Torino si presti come location di storie ambientate nel passato.

Il protagonista è un ragazzo neurodivergente che aiuterà nelle indagini, fino alla soluzione del mistero.

Biografia

Guido Quarzo, Torino, 1948, è tra i più famosi e importanti scrittori italiani per bambini e ragazzi. Laureato in Pedagogia a Torino, ha lavorato per molti anni nella scuola elementare, pubblicando parallelamente - sin dal 1989 - romanzi, racconti e poesie per l'infanzia. Si è anche occupato di teatro per ragazzi, scrivendo testi, organizzando laboratori e mettendo in scena spettacoli. Nel 1995 ha vinto il “Premio Andersen” e nel 1996 il “Premio Cento” insieme ad Anna Vivarelli per il libro Amico di un altro pianeta, Einaudi Ragazzi. Nel 2013 vince il "Premio Andersen" con il romanzo La meravigliosa macchina di Pietro Corvo, 2013, Salani Editore. Nel 2017 è finalista al “Premio Strega Ragazze e Ragazzi”. Nel 2020 è finalista al "Premio Strega Ragazze e Ragazzi" con La danza delle Rane, 2019, Editoriale Scienza, scritto a quattro mani con Anna Vivarelli.

Anna Vivarelli, Torino, 1958 è laureata in Filosofia. Ha esordito giovanissima scrivendo radiodrammi e sceneggiature per la Rai. Ha fondato una compagnia teatrale e ha tenuto per molti anni corsi di storia del teatro per scuole di recitazione. Dalla metà degli anni ’80 ha lavorato come copywriter freelance per varie agenzie pubblicitarie e come giornalista per La Stampa, Rai e riviste di teatro. Dagli anni ’90 si dedica a tempo pieno alla letteratura per ragazzi e all’attività di educazione alla lettura. Nel 2010 ha vinto il “Premio Andersen” come miglior autrice.

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Ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2023