Cinquant’anni fa una Grande malattia ha inquinato la terra, uccidendo uomini, animali e piante.

Magnolia è una megalopoli tecnologicamente avanzatissima, efficiente, inattaccabile. È l’unica forma di vita al centro di uno sterminato deserto di cemento. A Magnolia vige una società con divisioni rigide, ruoli da cui è impossibile evadere, compiti e ordine. Una città senza libri, in cui la conoscenza è controllata dall’alto.

Nella parte vecchia e più fatiscente della città vive Olmo, una centenaria, con i suoi figli adottivi: Lindgren, Alcott, Dickens e Verne, cresciuti con le fiabe, i romanzi e la storia del mondo di prima. Olmo ha un progetto per i quattro ragazzi, un progetto di ribellione e fuga, di rivoluzione, forse.

A Magnolia non è facile distinguere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato e i quattro ragazzi con nomi di scrittori dimenticati, dovranno affrontare la natura selvaggia per conoscere e imparare il bene e il male.

Una trama distopica e avventurosa, resa coesa dagli intrecci e ricca di colpi di scena, che ben si adatta a una trasposizione cinematografica, grazie anche a uno stile narrativo particolarmente visivo. L’ambientazione suggestiva, tra vasti paesaggi naturali e architetture moderne, si presta a essere facilmente esaltata dalla fotografia. La dinamica distopica lascia libertà all’immaginazione della messa in scena e consente la realizzazione di un’opera di puro intrattenimento, ma pur sempre impegnata, attraverso evidenti richiami a tematiche ambientaliste.

Emergono inoltre le tematiche dell’amicizia, il potere della conoscenza e della letteratura, il confronto tra mondo tecnologico e piccola comunità, tra estremo sviluppo scientifico e natura.  I protagonisti hanno tredici anni: immediato, dunque, il richiamo a un filone narrativo, di notevole successo, che vede al centro della storia un gruppo di ragazzi adolescenti. 

Un eventuale adattamento cinematografico o televisivo richiamerebbe serie come Outer Banks per l’intreccio e l’avventura, anche se il mood della storia è più vicino a un classico come Hunger Games, per le relazioni con i luoghi e tra le persone, con spunti contemporanei che si aggirano dalle parti di The last of us, per gli scenari cittadini post apocalittici. 

Il target è un pubblico soprattutto giovane e appassionato di prodotti seriali. A Borders è seguito No Borders, Sinnos, ottobre 2023, che ne conclude idealmente la vicenda, anche se ci sono comunque appunti per un terzo capitolo.

Biografia

Giuliana Facchini è nata e cresciuta a Roma, dove ha studiato Discipline per lo spettacolo alla Sapienza. Vive con la sua famiglia vicino al lago di Garda. Da sempre amava narrare ai suoi figli storie avventurose. Quelle stesse storie che poi, attraverso una scrittura delicata e intensa, si sono trasformate in romanzi per ragazzi.

Pubblica per le maggiori case editrici per ragazzi e coordina il gruppo di lettura per adolescent "leggereribelle".

Tra gli altri ha pubblicato No Borders, Sinnos 2023; Bar Einstein, Giralangolo, 2023; Il segreto del manoscritto, Notes Edizioni, 2023; Borders, Sinnos, 2022; Ladra di Jeans, Sinnos, 2021; I segreti di Huck, Mimebù 2020; La figlia dell'assassina, Sinnos, 2018.

Ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2023