Ivrea, febbraio 1999: il procuratore Ròtari investiga sull’assassinio di un uomo dal passato non limpidissimo. L’indagine si complica quando, tra le informazioni sulla vita privata della vittima e quelle sulle beghe del Carnevale cittadino, affiorano gli indizi di una riservatissima operazione finanziaria. A pochi giorni dall’inizio del Carnevale Storico, quando già fervono i preparativi, viene trovato ucciso Giacomo Revello, autista presso l’Olivetti, noto don giovanni ed ex componente dello Stato Maggiore del Carnevale; in vita non gli erano mancati i nemici né i conti in sospeso, sia in ambito amoroso, sia nell’ambiente del Carnevale. Quale fosse precisamente il suo ruolo in Olivetti non è affatto chiaro. A complicare le cose, proprio in quei mesi, la storica società eporediese sta tentando un’incredibile scalata finanziaria ed economica che, per riuscire, deve restare segreta. Per arrivare alla verità, il procuratore Ròtari, che ha lasciato Torino per lavorare a Ivrea, dovrà indagare con accortezza fra le relazioni di una città che conosce poco, comprenderne le complesse dinamiche carnevalesche e approfondire la pista che lega Revello all’operazione finanziaria. Il continuo e incalzante ribaltamento delle prospettive rende questa indagine avvincente e ricca di colpi di scena. La scrittura precisa e vivace cala il lettore nell’atmosfera e nei riti di una comunità che si muove fra il provincialismo e alta finanza, profondamente legata alla sua Company Town, come alla sacralità ancestrale del Carnevale.

L’intreccio giallo nato dalla creatività dell’autore si mescola con una precisissima ambientazione storico-economica molto particolare, la scalata della Olivetti alla Telecom in una Ivrea invasa dal Carnevale. La precisa conoscenza dei meccanismi procedurali dovuti all’esperienza diretta dell’autore in magistratura, procuratore arrivato a fine carriera come Avvocato Generale della Procura generale di Torino, e una grande capacità di gestire i dialoghi con sottile umorismo, rendono l’opera particolarmente adatta alla stesura di una sceneggiatura.

Ambientazione - Tempo e luogo

L’opera si svolge quasi esclusivamente a Ivrea, durante il Carnevale, manifestazione ricca di risvolti che hanno un loro preciso ruolo nella trama, con alcune puntate presso le istituzioni torinesi.

L’epoca è il febbraio del 1999, mentre si sta sviluppando (fatto storico reale) la famosa scalata della Olivetti alla Telecom.

Biografia

Giorgio Vìtari, torinese, nato nel 1948, si è laureato in Giurisprudenza dopo gli studi classici al temibile liceo “Cavour” di Torino. Assistente universitario ha poi superato l’esame di Stato per svolgere la professione di avvocato; nel 1977 è entrato in magistratura. In oltre quarant’anni, sempre nel ramo penale, ne ha viste tante: come pretore penale e sostituto procuratore a Torino e poi procuratore della Repubblica a Ivrea, Vercelli, Asti. Infine ha lavorato come avvocato generale presso la Procura generale di Torino. Sposato, una figlia, è in pensione dal giugno 2018.

Con Neos Edizioni ha pubblicato nel 2019 Il vestito nuovo del procuratore, in parte ispirato alle vicende del cosiddetto “caso Zampini”, che precorse Tangentopoli, da lui seguito dall’83 all’85, come sostituto procuratore. È da poco uscito il suo quarto romanzo, Il procuratore e il Diavolo di Lucedio, ambientato nel vercellese, ai nostri giorni, che vede il protagonista seguire piste di provincia, fra scandali familiari e sette esoteriche.

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Ultimo aggiornamento: 20 Aprile 2023